Il tecnico della rimonta punta l’Europa per convincere Pioli: attacco ai bianconeri
Alessio D'Urso
6 aprile - 10:45 - MILANO
Per capire l’importanza di Claudio Ranieri, l’uomo della provvidenza alle latitudini di Roma, bisogna partire dalla lista dei giocatori giallorossi rigenerati dopo l’avvio-horror di stagione. A caccia dell’ottava vittoria di fila e del 15° risultato utile consecutivo, il tecnico “figlio di Roma” vorrebbe impacchettare ora l’ultimo dono ai tifosi e al club in cui dalla prossima stagione proseguirà il suo percorso da dirigente senior. Il “regalone” si chiamerebbe Champions, il “regalo” l’Europa League: in entrambi i casi ciò che fino all’esonero di Ivan Juric di ottobre era semplicemente impensabile. Ed invece lui è lì, con la stessa schiettezza di sempre, a 3 punti dalla Juve e a 4 dal Bologna quarto, pronto più che mai a servire su un piatto d’argento l’Europa al prossimo allenatore.
Doppio fronte
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Già, perché se da una parte Sir Claudio lancerà stasera la sua Roma rigenerata all’assalto della Juve verso il rettilineo finale della A, dall’altra lo stesso tecnico sta valutando il profilo giusto per la successione in panchina. E proprio la conquista dell’Europa rimane l’argomento chiave per convincere Stefano Pioli, l’allenatore al momento in pole (l’alternativa è Maurizio Sarri) per guidare la squadra nella prossima stagione. L’attuale tecnico dell’Al Nassr è molto gradito a Ranieri (Sir Claudio lo ha allenato ai tempi della Fiorentina dal 1993 al 1995 riportando la Viola in A) e la Roma lo aveva già cercato quando ad inizio stagione venne esonerato Daniele De Rossi ma Pioli aveva già trovato l’accordo con il club arabo. L’ex guida del Milan, del resto, incarnerebbe bene quella figura di tecnico normalizzatore ma già vincente che serve alla Roma in questa fase storica. Non avrebbe pretese eccessive sul mercato e il suo passato alla Lazio, ormai datato 2014-2016, non sarebbe un problema.
Numeri top
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E, allora, Ranieri va dritto verso i suoi obiettivi. E non sarà un cruccio se a fine stagione concluderà la carriera in giallorosso con 99 presenze e non cento e più. Sono altri i numeri a cui pensa lui ora e au cui pensano i tifosi. Che stanno assistendo ad un “miracolo”, si pensa che lo scorso 24 ottobre, quando Sir Claudio subentrò a Ivan Juric, la Roma in crisi era a soli 2 punti sulla terz’ultima in classifica e ora è a -4 dalla zona Champions con 7 vittorie di fila, 14 risultati utili consecutivi e il record tra i top 5 campionati europei per punti conquistati nel 2025. Senza contare, peraltro, che l’allenatore ha rimontato pure 19 punti alla Fiorentina, 14 al Milan, 12 all’Atalanta, 10 proprio alla Juve e 7 al Bologna. A suoi ragazzi Ranieri ha detto nelle ultime settimane "di spingere forte" adesso. E la squadra, d’altraparte, non ha nulla da perdere visto il punto da cui è partita, a caccia adesso di quella Champions che a Trigoria manca addirittura dal 2018-2019. In quell’Olimpico divenuto (in 14 gare con Ranieri in panchina la Roma ha vinto 12 volte) , tutti hanno ormai una sensazione di orizzonti illimitati.