Il museo è stato immediatamente chiuso ed è partita la caccia ai ladri
19 ottobre - 11:55 - MILANO
Incredibile furto al museo del Louvre. Nella mattinata di domenica 19 ottobre alcuni ladri si sono intrufolati in un'ala del museo compiendo un furto con destrezza degno del miglior Arsenio Lupin, per poi fuggire per le strade di Parigi.
furto al louvre
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La notizia è stata diffusa da un messaggio su X della ministra della Cultura Rachida Dati: "Questa mattina si è verificata una rapina all'apertura. Non si sono registrati feriti" ha scritto la titolare del dicastero sul social media. Dati ha anche aggiunto di esser corsa al museo insieme alla polizia e che le indagini sono ancora in corso. Il museo è stato immediatamente chiuso e dovrebbe restarlo per l'intera giornata di domenica.
la dinamica
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Secondo quanto scritto da Le Parisien i ladri a volto coperto, sarebbero entrati dal lato del museo che affaccia sulla Senna dove sono in corso dei lavori di ristrutturazione. Sarebbero stati in tre di cui due sono entrati da una finestra per compiere il furto, mentre uno è rimasto a fare da palo all'esterno per controllare la situazione. I malviventi avrebbero usato un montacarichi per introdursi nella Galleria d'Apollon dove hanno poi rotto le vetrine che custodivano i gioielli di Napoleone e dell'Imperatrice. Sarebbero stati presi almeno una collana, una spilla e una tiara. Secondo una fonte interna al museo, riportata da Le Parisien, il Regent, diamante da 140 carati, non sarebbe stato rubato. Naturalmente è ancora presto per sapere una stima dei danni del furto subito.
Dopo aver preso i gioielli, mentre il museo veniva chiuso e gli addetti alla sicurezza si recavano sul posto, i criminali sarebbero fuggiti a bordo di una moto e sarebbero poi scappati dirigendosi fuori città. La Galleria d'Apollon era stata a lungo chiusa e aveva riaperto al pubblico soltanto all'inizio del 2020 dopo aver subito dei lavori di ristrutturazione. Quell'ala del museo, assaltata dai ladri, contiene alcune delle collezioni più preziose di tutto il palazzo.
La Gazzetta dello Sport
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