L'allenatore, dopo l'incontro con Dan Friedkin e prima della sfida con l'Atalanta: "Il nuovo allenatore? Quello che posso dirvi è che nessuno ha rifiutato la Roma per l’eventuale esclusione europea"
“Sarò il garante della Roma del futuro”. L’incontro con Dan Friedkin ha reso ancora più forte la figura di Claudio Ranieri all’interno dell’organigramma societario. Il tecnico, nella conferenza stampa a due giorni dalla sfida all’Atalanta, non ha nascosto la sua soddisfazione per il colloquio avuto col presidente a Trigoria ieri. “È stato un buonissimo incontro, ha fatti i complimenti alla squadra per quanto ottenuto finora - ha spiegato Ranieri -. Lui vuole fare bene, sa benissimo che in questi anni ha sbagliato qualcosa, non lo dico io ma i risultati. Ma ora vuole rimettersi in carreggiata e portare la Roma stabilmente in zona Champions”.
PRESENTE E FUTURO
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Un obiettivo che il club giallorosso può perseguire già oggi. “Ma le scelte sul futuro non dipenderanno dal piazzamento nelle coppe - chiarisce Sir Claudio -. Ho sentito dire che l’allenatore del futuro rifiuterebbe la Roma in caso di mancata Champions e non è vero. Adesso ci stiamo giocando qualcosa di importante, non pensavamo di poterlo fare. Sarà difficile, ma daremo il massimo contro una squadra che è un rullo compressore. Giocatori determinati, leali, l'Atalanta è l'orgoglio del calcio italiano”. E i complimenti ricoprono soprattutto Gasperini, un tecnico che rientrerebbe nella famosa lista per il futuro. “Se il nuovo allenatore è stato già scelto? Quello che posso dirvi è che nessuno ha rifiutato la Roma per l’eventuale esclusione europea - ribadisce Ranieri -. Friedkin lo annuncerà quando lo riterrà opportuno, ma io col presidente ci parlo ogni settimana. Ci saranno due mercati di sofferenza, speriamo che chi ha scelto come allenatore sia all'altezza della situazione. Questo è il massimo che posso dire”.
IL SEGRETO DELL’ATALANTA
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Ranieri prova a tornare sul campo, ma le domande sul futuro sono comunque tante: "Dal giorno in cui mi sono insediato è iniziato il lavoro per far salire la squadra in classifica, il successo è stato già ottenuto quando abbiamo riportato l’entusiasmo tra i tifosi". Ranieri si ammorbidisce quando si parla del Papa: "Molti amici mi hanno mandato la somiglianza, mi hanno mandato di tutto", sorride, poi torna serio parlando dell'Atalanta: "La cosa che più mi è piaciuta è stato l'atteggiamento dei Percassi nei primi 4 anni. Dicevano che si dovevano salvare, anche se ovviamente non era la Roma di adesso. Ha fatto capire ai tifosi che stavano lavorando per il futuro. Io mi sento di dire: dateci credito e piano piano faremo una buona buonissima Roma. Il motto è sempre lo stesso e lo ripeterò anche il prossimo anno: Roma non è stata fatta in una notte. Io e Ghisolfi non abbiamo paura, ci assumiamo tutte le responsabilità. Non sono un uomo immagine, ma un uomo che si deve assumere delle responsabilità. So che sono diventato un garante, stiamo lavorando per migliorare la Roma in tutti i reparti anche quelli che riguardano la parte dirigenziale”.
pellegrini
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Sull'infortunio di Pellegrini, il tecnico ammette: "Mi dispiace non averlo a disposizione, gli faccio un grosso augurio di pronta guarigione". Sul futuro è criptico ma riconosce un aspetto: "Ogni giocatore che non riesce ad esprimersi al massimo delle sue possibilità lo sento come una mia sconfitta personale e per quest'anno è andata così con lui e mi dispiace. Altri discorsi? Prematuri, vedremo quello che accadrà”. Il capitano sarà fermo 2 mesi e non è esclusa una cessione in estate.