Rabiot-Rowe di nuovo faccia a faccia: che cosa successe (davvero) nella rissa di Marsiglia

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Giocavano insieme con De Zerbi, dopo il ko con il Rennes si sono azzuffati in spogliatoio. Cos'è successo

Alessandro Grandesso

12 settembre 2025 (modifica alle 19:27) - PARIGI

Tutto è cominciato con una sconfitta e delle urla. Quelle che si sono sentite direttamente nella sala stampa dello stadio del Rennes, attigua allo spogliatoio della squadra ospite, per l'occasione il Marsiglia, battuto il 15 agosto. Urla e confusione, in attesa della conferenza stampa di rito, che ovviamente non sono sfuggite ai cronisti presenti. Difficile quindi che rimanesse un segreto il litigio tra Adrien Rabiot e Jonathan Rowe, che ha travolto la squadra di De Zerbi, trasformandosi in una sorta di psicodramma mediatico, sfociando nella cessione di entrambi i giocatori: uno al Bologna, l'altro al Milan, e domenica di nuovo avversari, ma in campo. 

INSULTI

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In realtà, all'inizio, Rabiot non c'entrava. Tutto è cominciato con la sfuriata del portiere Rulli contro alcuni compagni, e in particolare Rowe cui rinfacciava il mancato impegno in copertura. Rimproveri iniziati già in campo, al fischio finale, e continuati in spogliatoio. Quando l'inglese ha reagito, è intervenuto allora l'ex bianconero. E la situazione è degenerata. Secondo la ricostruzione fatta dall'Equipe, Rabiot avrebbe messo le mani intorno al collo di Rowe, senza che gli altri compagni riuscissero a separarli. Anche perché nello spogliatoio regnava una totale confusione tra rimproveri, insulti incrociati e lo svenimento del giovane Bakola, sentitosi male e soccorso dallo staff medico, mentre tutti gli altri si spintonavano intorno. Una volta tornata un po' di calma, De Zerbi ha ricordato come fosse necessario di “mostrare le palle” in campo e non in spogliatoio. 

RISSA

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Ma non era ancora finita. Uno dopo l'altro gran parte dei giocatori marsigliesi, docciati e ammutoliti, sono saliti sul pullman. Rowe però ha deciso di tornare indietro, con la scusa di voler sapere come stava Bakola. In spogliatoio c'era ancora Rabiot. E l'inglese a quel punto lo ha aggredito. È scoppiata di nuovo una rissa e solo l'intervento del d.s. Benatia e di alcuni addetti alla sicurezza ha impedito che il tutto degenerasse ancor di più. Durante il weekend sono iniziate a uscire indiscrezioni sui media, e lunedì è scoppiato l'inferno, quando il club ha pubblicato il comunicato, inserendo entrambi sulla lista delle cessioni. Rowe, ufficiosamente, lo era già da inizio estate, corteggiato dall'Atalanta prima che si inserisse il Bologna. Rabiot invece era al centro del progetto, e l'esclusione è stata vissuta come un tradimento dal giocatore e dal suo entourage che ha preferito assecondare le avance del Milan. Domenica, i due ex marsigliesi si affrontano da avversari. In realtà, si sono già riappacificati da tempo, avendo dovuto allenarsi a parte insieme, in attesa di traslocare in Serie A.

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