Premio Tenco mette al centro i diritti umani, oggi su kermesse cala sipario

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All'Ariston standing ovation per Bennato nel secondo giorno, stasera targhe a Samuele Bersani, Caterina Caselli e alla memoria di Ivan Graziani

Il palco dell'Ariston durante la seconda serata del Premio Tenco (AdnKronos) Il palco dell'Ariston durante la seconda serata del Premio Tenco (AdnKronos)

19 ottobre 2024 | 09.44

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(dall’inviata Federica Mochi) - Libertà, diritti umani e lotta contro ogni forma di oppressione sono stati il fil rouge della seconda serata del Premio Tenco, la kermesse dedicata alla canzone d’autore di Sanremo, alla 50esima edizione. Ad aprire il penultimo giorno della rassegna sul palco dell'Ariston Tricarico, che si è esibito sulle note di ‘Vita tranquilla, non mi parlare d’amore’, dando il via a una serata dedicata alla consegna dei riconoscimenti a diversi artisti. A partire da Mimmo Locasciulli, insignito del premio alla carriera. Il cantautore abruzzese, salutato da uno scroscio di applausi, ha proposto cinque brani del suo repertorio, assieme al figlio al contrabbasso, e al quartetto Pessoa che suona gli archi costruiti nel carcere di Opera con il legno dei barconi dei migranti di Lampedusa. “Guardate che bellezza - ha detto rivolgendosi al pubblico - 15 anni fa Arnoldo Mosca Mondadori mi invitò a Lampedusa per l’inaugurazione della Porta dei Migranti di Mimmo Palladino. Immaginavo Lampedusa come l’isola delle vacanze, abbiamo fatto un concerto con Lucio Dalla e Luca Carboni ma poi, tornando a casa, sono stato travolto da mestizia e tristezza pensando a cosa significasse quell’acqua e ho cominciato a pensare alla malvagità dell’uomo e a quanto c’è di buono. Pensando di riflesso e io? Così ho scritto il disco 'Idra'".

La serata si è svolta all’insegna di emozioni e soprattutto ha celebrato i diritti umani. Tra i momenti clou l’assegnazione del Premio Yorum, istituito dal Club Tenco quattro anni fa con Amnesty International Italia che prende il nome della band turca perseguitata da Erdogan. Sul palco Umut Gultekin e Sena Erkoc, due dei membri del Grup Yorum, che hanno portato il saluto dei componenti della band ancora incarcerati. “Facciamo un appello per liberare i musicisti politici in tutto il mondo. Siamo la voce del popolo oppresso” ha detto la coppia dal palco, spendendo della parole in difesa della Palestina, suscitando applausi e urla in sala: “Palestina libera!”. Il premio Yorum è andato quindi al rapper iraniano, Toomaj Salehi, attualmente in carcere dopo aver rischiato l'impiccagione, ed è stato ritirato da Parisa Nazzari, attivista del movimento Woman Life Freedom for Peace and Justice da sempre vicina ad Amnesty International. A prendere parte alla cerimonia di consegna il rapper italiano Kento, che prima di esibirsi ha letto un messaggio di Toomaj: "E' un onore per me essere sostenuto da coloro con cui condivido un cammino comune. Anche se siamo nati in luoghi diversi abbiamo inflitto un colpo comune ai regimi e ne sono orgoglioso. Spero che esprimere un’opinione non sia un crimine in nessuna parte del mondo".

Standing ovation, in sala, per Edoardo Bennato, tra i cantautori italiani più amati, e volto storico della kermesse ‘tenchiana’, visto che il suo debutto risale agli anni ‘80. Occhiali da sole, t-shirt da football americano e jeans d’ordinanza, Bennato ha ricevuto il premio alla carriera e ha proposto, ironico e pungente come al solito, alcuni dei suoi successi senza tempo come ‘Dotti medici e sapienti’, ‘A cosa serve la guerra’, ‘Mangiafuoco’ e ‘Il rock di capitan Uncino’. “Da ragazzino percepivo la tensione di Luigi Tenco e la sua difficoltà a destreggiarsi nel mondo dorato ma spietato della musica - ha detto il cantante - questo concerto è dedicato a lui”. Nel tempio del Festival, in qualità di ospite anche Tosca, che si è esibita in coppia con l’argentina Teresa Parodi, premio Tenco alla carriera 2024, regalando al pubblico alcuni brani in spagnolo e anche 'Ho amato tutto', mentre Wayne Scott ha portato le note di ‘Con te partirò’.

Oggi sulla kermesse calerà il sipario: dopo il consueto incontro con gli artisti delle 12 presso la sede del Club Tenco nell'ex Stazione si terrà un momento speciale in memoria di Paolo Carù, intitolato 'L’ultimo Buscadero'. A rendere omaggio alla sua figura saranno Guido Giazzi e Andrea Parodi, che condivideranno aneddoti e ricordi della vita e dell'opera di Carù, un importante riferimento nel mondo musicale. A seguire la presentazione del disco 'Forty-eight' di Wayne Scott. L'introduzione di questo lavoro sarà affidata a Sergio Secondiano Sacchi, direttore artistico del Club Tenco, che guiderà il pubblico alla scoperta delle sonorità e delle ispirazioni dietro questo album.

Infine, sarà il turno del libro 'Musica e parole. Breve storia della canzone d’autore in Italia' di Paolo Talanca, (Carocci editore). Alle 18 la rassegna si sposterà nel quartiere Pigna, per il concerto di Wayne Scott, che presenterà dal vivo 'Forty-eight - 11 canzoni di Lucio Quarantotto'. Il Premio Tenco 2024 si concluderà al Teatro Ariston con la terza e ultima serata alle 21. Sul palco verrà consegnato il Premio Tenco a Samuele Bersani. Caterina Caselli, invece, riceverà il Premio Tenco come operatore culturale. Nel cinquantenario della rassegna, il Premio Siae andrà a Ivan Graziani, che partecipò alla prima edizione del 1974. Il riconoscimento verrà consegnato al figlio Filippo. Tanti gli ospiti che si succederanno sul palco: il fondatore della leggendaria band russa Ddt Jurij Ševčuk, che ritirerà il Premio Tenco 2022, Simone Cristicchi e Amara, Filippo Graziani, Francesco Tricarico e Irene Buselli.

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