Platinette: "Dopo due ictus cammino col bastone, fatico a parlare e sentire"

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Le condizioni di salute di Mauro Coruzzi, per tutti Platinette, alla vigilia dei suoi 70 anni

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03 novembre 2025 | 12.52

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Martedì 4 novembre Mauro Coruzzi, per tutti Platinette, compie 70 anni. Per l'occasione, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato della sua vita dopo due ictus, uno ischemico e uno emorragico. "Non sono ancora morta, grazie. Il neurologo che mi ha in cura mi dice che il mio cervello è come un emmental, nel senso che è 'a buchi' e se anche sono scomparse molte zone attive con i rispettivi neuroni (parola, sordità, equilibrio in proporzioni variabili), i reduci, poveretti, si sono caricati tutto il lavoro. Più che menomato, mi sento impaurito soprattutto per la difficoltà nell’equilibrio che sto recuperando molto lentamente: cammino con il bastone come una vecchia pazza e questo mi rende fragile", ha spiegato.

Della tv, spiega, "non mi manca quasi nulla o nessuno se non fosse per i signori che non ci sono più, o i signori che ho incontrato dopo come Marco Liorni, uno che non si è spaventato nel farmi lavorare anche se parlavo come una cocorita ferita. Mi manca Guillermo Mariotto, uno che si è interessato al mio stato di relativa salute chiedendomi news in privato, ma lui è fuori linea come me, lo sento come un alter ego". Platinette ammette che "adesso c’è poco o niente per cui valga la pena" tornare in televisione. "In tv gli opinionisti ora sono un residuato bellico di una disputa dove fanno da contorno all’Ego smisurato dei conduttori, mentre il 'noi vecchia guardia' come me, come Vittorio Sgarbi, come Raffaello Tonon o siamo depressi o fuori gioco, a causa del politically correct che impera in questo Medioevo da intelligenza artificiale".

Nell'intervista parla di Barbara D'Urso come "dell’ultima vera Diva della tv" e la paragona a "Gloria Swanson in 'Viale del tramonto': ha conosciuto il fasto della gran popolarità e poi lo stato di appestata, di reietta. Ce la farà, ancora una volta: ha la resistenza dell’acciaio".

Mentre riguardando la sua lunga carriera si pente "di non aver accettato un cameo in un film di Rocco Siffredi. Lui si sarebbe spazzolato una band femminile: quando arrivava di fronte a me, se la sarebbe data a gambe levate".

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