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L'ex difensore del Barça, che ha rivoluzionato la Davis, spara grosso: "Ci vogliono 30 secondi in più, la gente vuole vedere il punto" . In realtà la regola del killer point è applicata da anni nei tornei di doppio, suscitando non poche polemiche. E molte partite leggendarie sono diventate tali anche grazie a game infiniti...
Luigi Ansaloni
29 novembre - 13:21 - MILANO
“Perché servire due volte nel tennis? A cosa serve la seconda di servizio? È solo una perdita di tempo”. Dopo aver rivoluzionato la coppa Davis con la sua Kosmos (per poi separarsi senza troppi rimpianti), Gerard Piqué torna a parlare di tennis. Alla sua maniera, senza troppi peli sulla lingua e con delle idee che, diciamo così, vanno contro la tradizione.
la provocazione
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Non è la prima volta per l’ex difensore del Barcellona, ora imprenditore di successo, esprime i suoi pensieri “rivoluzionari” sul tennis, e stavolta lo ha fatto attraverso un podcast dove gli chiedevano un parere per velocizzare le partite, troppo lente a suo dire: “Se sbagli il primo servizio è punto per l’avversario. Perché servire due volte nel tennis? Pensateci bene, ci vogliono 30 secondi in più, dove si vede un giocatore che fa rimbalzare la pallina in attesa di servire - ha detto Piqué -. La gente non vuole vedere questo, vuole vedere il punto, non un game di cinque minuti dove c’è il vantaggio per uno e poi il vantaggio per l’altro, poi 40-40 e così via. Tutto questo è solo una inutile perdita di tempo. Non sto dicendo che bisogna fare cambiamenti radicali nel tennis, sto semplicemente proponendo che le cose si adattino alla velocità con cui tutto il resto si evolve, altrimenti il tennis sarà completamente superato”.
la regola
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In realtà la regola del killer point è applicata da anni nei tornei di doppio, suscitando non poche polemiche, come ad esempio quella di dare troppo peso a un singolo punto, senza considerare che molte partite leggendarie sono diventate tali anche grazie a game infiniti, con parità e vantaggi da entrambi i lati, per delle lotte che hanno fatto sognare generazioni su generazioni. Dopotutto, l’idea della Kosmos e il format di coppa Davis non ha mai davvero convinto del tutto gli appassionati e tantomeno i giocatori.
