Pio verso la panchina, difesa a tre, un dubbio in mediana: l'Italia che ha in mente Gattuso

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Il ct sceglie Mancini al posto dello squalificato Bastoni: la formazione anti-Israele

Dal nostro inviato Fabio Licari

14 ottobre - 08:03 - UDINE

Sono sensazioni, ma Pio Esposito stasera partirà dalla panchina, lasciando a Raspadori il ruolo di compagno (di gol) di Retegui. Non significa rinnegare il doppio centravanti delle prime tre uscite, ma Gattuso ha fatto valutazioni non solo tattiche. Intanto Kean non è ancora sostituibile nel suo ruolo di attaccante totale, a tutto campo, neanche da Esposito. Poi c’è la necessità di una punta di grande velocità tra i difensori israeliani sicuramente non agilissimi: l’identikit corrisponde a Raspadori che, giusto un anno fa sempre a Udine contro Israele, fu la chiave di volta per squarciare la difesa con i suoi rientri da 10 e gli scatti in avanti da centometrista. Infine, il ct sta valutando i “numeri” di Esposito che non è abituato a due impegni in 72 ore: l’interista avrà spazio nel secondo tempo per martellare una difesa già colpita, si spera, dagli azzurri. 

verso il 3-5-2

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Raspadori e sistema 3-5-2 dopo il 4-2-4 di Tallinn: è l’altra deduzione dalla conferenza di Gattuso. Dovremo abituarci all’alternanza difesa a tre/difesa a quattro, come dice il ct. Non è un male questa elasticità tattica, a patto di conservare un’identità di squadra. Pare di capire che, contro rivali pericolose in attacco, la cerniera a tre possa essere quella preferita: Israele è annoverato nella categoria “pericolose”, con punte e trequartisti quali Salomon, Gloukh, Biton (probabilmente in panchina oggi), molto tecnici ma non tutti abituati ai ritmi europei. Sembra un’anticipazione di quello che vedremo a novembre contro la Norvegia il cui attacco, con Haaland e Sorloth, fa sfracelli. Ma ci sarà tempo per pensarci. 

mossa calafiori

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Davanti a Donnarumma, la linea difensiva sarà composta da Di Lorenzo, Mancini al centro al posto dello squalificato Bastoni, e Calafiori a sinistra, con licenza di spingersi in avanti per manovrare e creare superiorità in mezzo. Rispetto allo schieramento a quattro, il difensore dell’Arsenal sarà più protetto dai due compagni di reparto e da Locatelli (o Cristante), il vertice basso del triangolo di centrocampo: potrà quindi avanzare in slalom più liberamente. Il pivot scelto resterà in protezione, permettendo a Calafiori quelle incursioni a sorpresa che hanno disorientato diverse difese anche nello sciagurato Europeo 2024. Con il 4-2-4, e la mediana a due Barella-Tonali, è invece più rischioso abbandonare l’area capelli al vento: infatti le incursioni a Tallinn sono state appena un paio. 

centrale

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Locatelli (o Cristante) consentirà più libertà di movimento senza palla anche a Barella, mentre Tonali avrà le spalle coperte per le verticalizzazioni nell’area israeliana. Il romanista ha giocato in Estonia nel finale, segno che Gattuso era in cerca di risposte sull’intesa con la squadra, Locatelli però è stato titolare a settembre. Il ballottaggio resterà in piedi fino all’ultimo. 

le fasce

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Confermato Dimarco a sinistra, toccherà a Cambiaso affondare a destra, per poi arretrare e comporre una linea a cinque senza palla. Nella ripresa entrerà sicuramente Spinazzola che può dare il cambio a uno dei due esterni e approfittare di difese più stanche per affondare in dribbling e in velocità come sa: anche a Tallinn ha offerto l’assist a Esposito e s’è divorato un gol fatto, ma è arrivato da solo davanti al portiere.

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