Continua a dirsi estraneo ai fatti e parla di suicidio, ma la famiglia della vittima non crede a questa versione. Consegnate alla Procura chat e certificati medici della giovane
28 ottobre 2024 | 19.23
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L'ex fidanzato di Aurora, la ragazza 13enne morta il 25 ottobre dopo essere caduta dal suo palazzo, è stato fermato dai carabinieri di Piacenza, coordinati dalla Procura per i minorenni di Bologna, ed è stato condotto in un'Istituto minorile in attesa della convalida. Il provvedimento è stato eseguito nel pomeriggio di oggi. Il giovane era già indagato a piede libero per omicidio volontario.
Sempre oggi pomeriggio, la famiglia di Aurora aveva presentato alla Procura per i minorenni una memoria con nuovi elementi, tra cui le chat della ragazza deceduta, da cui emergerebbe il comportamento ossessivo del fidanzato. "Ci sono anche certificati medici", ha dichiarato Lorenza Dordoni, avvocato della madre della 13enne. L’ex fidanzato era già stato interrogato dai carabinieri nei giorni scorsi, ma era sempre stato rilasciato.
Il 15enne continua a dirsi estraneo ai fatti, ripete la sua innocenza e parla di suicidio. "Da quando ha fatto ritorno a casa non parla con nessuno, è sotto choc" hanno riferito i suoi genitori. Ma i familiari della vittima non credono a questa versione e continuano a rilanciare pesanti accuse nei suoi confronti.
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