Finisce 80-56: partenza incerta degli azzurri, che vanno sotto di 8, ma poi non danno scampo all'avversario
Cresce l'Italia di Pozzecco sulla strada per l'Europeo (esordio il 28 agosto contro la Grecia di Antetokounmpo). Vinta la Trentino Cup con una partenza balbettante ma anche un crescendo che lascia ben sperare contro un Senegal che esce bene dai blocchi ma alla distanza si disunisce fino all'80-56 finale. Per gli azzurri un'altra buona prova di squadra contro un avversario più forte dell'Islanda battuta il giorno precedente. Resta la sensazione che in chiave Europeo soffriremo sempre a rimbalzo (18 in attacco per gli africani), ma è vero che nelle gare che contano ci saranno Gallinari e soprattutto un califfo dei tabelloni come Melli.
primo tempo
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Oltre a capitan Melli, out già ieri contro l'Islanda, viene tenuto a riposo anche Fontecchio. L'avversario stavolta ha un atletismo superiore (ed è più avanti nella preparazione, iniziando a giorni il torneo continentale) e l'Italia soffre, anche perché vuole alzare il ritmo e pasticcia tanto sia in costruzione sia sotto canestro. Con Camara e Manè, il Senegal scappa sul 18-12 ma 4 punti di Spagnolo e una tripla di Niang (il migliore contro l'Islanda) riportano avanti gli azzurri che chiudono il primo quarto sul 22-19 grazie a tre liberi di Rossato. Nel secondo periodo l'Italia registra due viti in difesa, prova a resistere a rimbalzo con Akele e Diouf e allunga fino al 38-30 entrando nei giochi con più ordine. Due piazzati di Rossato e altrettanti movimenti sotto canestro di Diouf ci regalano il +12 all'intervallo: 48-36. Piace la tendenza a chiudere bene i quarti. Diouf unico in doppia cifra (11 punti, 8 per Procida).
secondo tempo
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Nel terzo quarto la squadra di Poz scava un solco forzando tante palle perse (8 solo nel parziale) e correndo in contropiede. Una tripla di Ricci sancisce il vantaggio oltre i 20 punti (63-42) ed è ancora il finale di tempo a darci una sgasata importante fino al 71-42 - massimo vantaggio -, malgrado 16 rimbalzi d'attacco degli avversari e un misero 3 su 15 da tre degli azzurri, che però sono infallibili da due (23 su 36). Malgrado un pisolino all'inizio dell'ultimo quarto (0-6) e le mani fredde dall'arco, gli azzurri gestiscono e chiudono sull'80-56 con 17 punti di Diouf e 12 di Ricci e Procida.