Peugeot 205 Dimma: l'iconico bodykit ispirato alla Turbo 16 è ancora in vendita

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Continua la produzione del kit che trasforma una normale Peugeot 205 in una replica, sul piano estetico, della Turbo 16 di Gruppo B. Ecco com'è fatto e che modifiche apporta

Luca Palladino

30 luglio - 15:32 - MILANO

La 205 Turbo 16 è tra le creazioni più iconiche e desiderabili della storia della Peugeot. Una vera e propria homologation special, ossia una trasposizione in chiave stradale di una vettura pensata per le competizioni, prodotta con il solo scopo di omologare l'equivalente da rally come da regolamento Fia. Prodotta in soli 200 esemplari nel 1985, è tuttavia tra le più costose Peugeot della storia. Nuova, infatti, superava i 50 milioni di lire, mentre ancora oggi le quotazioni sono a più di 250.000 euro. Un sogno impossibile, quindi, per la maggioranza degli estimatori del modello. Per i quali, tuttavia, esiste ancora oggi, a 40 anni di distanza, una soluzione: il bodykit della Dimma Design, che dona alle versioni più sportive della Peugeot 205, le Gti 1.6 e 1.9, le suggestive forme della 205 T16.

Le caratteristiche della vettura

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L'impostazione tecnica della 205 T16 con il 1.8 turbo da 200 Cv in posizione posteriore centrale non viene replicata dal kit Dimma, che non è tuttavia una semplice personalizzazione estetica. Patrick Malherbe e Baudouin Michel, fondatori della Dimma, oltre a sviluppare il kit in poliestere, hanno infatti previsto ulteriori step di elaborazione, con la possibilità di infilare sotto il cofano della propria Peugeot 205 anche il 2.0 della 405 MI 16, o persino un propulsore di derivazione Cosworth da 360 Cv abbinato alla trazione integrale. Tra gli interventi sul piano estetico si annoverano invece parafanghi anteriori e posteriori allargati, spoiler anteriori e posteriori, minigonne laterali, una profilatura per il portellone posteriore e uno spoiler non troppo ingombrante.

Le rielaborazioni di Dimma

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Ancora oggi circolano in Europa oltre 1.700 Dimma originali, di cui circa 1.500 berline e 200 cabriolet. Ogni esemplare è dotato di una piccola targhetta numerata per certificare il lavoro artigianale dell'azienda. Oltre alla carrozzeria, Dimma si è distinta negli anni anche per la preparazione di motori, telaio, sterzo, impianto frenante e allestimenti interni. Dal Belgio il marchio Dimma Design è poi diventato famoso in Regno Unito, tanto che Terry Pankhurst ne ha creato nel 1986 il distaccamento britannico con sede a Runcorn, nel Cheshire, dove è stata anche realizzata una speciale produzione di cerchi in lega da 16 pollici scomponibili in tre pezzi. In pochi mesi ha generato una rete di 12 concessionari Peugeot in tutta la Gran Bretagna, riuscendo a vendere oltre 250 esemplari della 205 Dimma.

Il rapporto con Peugeot

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Queste Peugeot 205 Dimma sono molto prestigiose, molte delle quali potenziate con conversioni Turbo Technics o motori a 16 valvole. Su richiesta e in collaborazione con altre aziende come Carat Duchatelet, i clienti Dimma possono anche richiedere delle finiture interne in radica di noce oppure dei rivestimenti in pelle integrale incluso il cruscotto. Le Peugeot 205 Dimma già all'epoca erano riuscite a cogliere l'attenzione di Jean Todt, direttore di Peugeot Sport dal 1982 al 1993, anno del suo arrivo in Ferrari. In quel periodo Todt aveva fatto allestire un kit Dimma su una delle 205 aziendali, per poi omologarlo e avallarne la promozione attraverso la rete ufficiale della Peugeot stessa dal 1989.

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