Ecco i Paesi da cui Roma importa il proprio petrolio. In calo gli ordini dal Medio Oriente e dall'America
Marco Bruckner
16 settembre - 15:40 - MILANO
Il principale fornitore di petrolio italiano è ancora la Libia. Sono infatti 6.395.000 le tonnellate di greggio importate da Tripoli tra il gennaio e il giugno del 2025 (23,0% delle importazioni totali). Si tratta di un dato in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo nel 2024. In generale, l'Africa è il continente da cui l'Italia acquista più petrolio: da qui sono arrivate 11.030.000 tonnellate di greggio da gennaio a giugno. Una cifra pari al 39,7% del totale e in crescita del 7,5% rispetto all'anno scorso. I dati riportati in questo articolo, aggiornati al giugno 2025, sono stati elaborati da Unem (Unione energie per la mobilità).
paesi ex urss e america
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Quella dei Paesi ex Urss è la seconda area da cui l'Italia importa più petrolio. Nello specifico, il nostro Paese effettua ordini a fornitori in Azerbaijan e Kazakhstan: da questi stati sono arrivate 9.282.000 tonnellate di greggio tra gennaio e giugno, una quantità pari al 33,4% delle importazioni totali (+5,6% rispetto al 2024). Il terzo continente da cui importiamo di più è quello americano: 3.294.000 le tonnellate arrivate, pari all'11,9% degli ordini totali. Le importazioni da quest'area sono cresciute del 6,2% rispetto al 2024: in calo invece gli ordini effettuati agli Stati Uniti (-20,4%). Aumentate invece le importazioni dal Messico: 475.000 le tonnellate totali, per un incremento che tocca addirittura il 660,6%.
medio oriente, europa e totale
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In grosso calo invece, a causa anche e soprattutto della delicata situazione geopolitica, le importazioni dal Medio Oriente. Da gennaio a giugno da quest'area sono arrivate solo 3.325.000 tonnellate di greggio, pari all'12% del totale. Un dato in calo del 33,4% rispetto al 2024. Diminuiscono anche gli ordini dall'Europa: dal Vecchio Continente sono arrivate 851.000 tonnellate di petrolio, pari al 3,1% del totale (-1,9%). In generale, gli ordini di petrolio nei primi cinque mesi del 2025 sono calati: sono 27.781.000 le tonnellate arrivate in totale, un numero dello 0,8% inferiore rispetto al periodo equivalente nel 2024.