Petrolio e gas ancora volatili
mentre si guarda all'evoluzione in Medio Oriente dopo l'attacco
degli Stati Uniti all'Iran. L'attenzione si concentra sullo
Stretto di Hormuz, dopo le minacce di chiusura da parte di
Teheran.
La chiusura di Hormuz o anche solo l'instabilità della zona
"farebbero impennare i prezzi dell'energia, con conseguenze
dirette sull'inflazione globale, rallentamenti nella crescita e
nuove sfide per le banche centrali nei prossimi mesi", spiega
Giovanni De Mare, head of Italy di AllianceBernstein.
In altalena il greggio che gira nuovamente in rialzo. Il Wti
guadagna lo 0,96% a 74,55 dollari al barile. Il Brent sale dello
0,95% a 77,74 dollari. Torna a rialzare la testa anche il gas.
Ad Amsterdam le quotazioni sono in rialzo dell'1,1% a 41,38 euro
al megawattora.
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