Perché ci piacciono tanto i dolci? La scienza finalmente ha una risposta

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Non è solo golosità: secondo uno studio della Columbia, il desiderio di zuccheri ha una base biologica

Eu.Spa.

17 maggio - 18:51 - MILANO

Un biscotto, un dessert, lo zucchero nel caffè: resistere al sapore dolce è una lotta quotidiana per tanti. Capriccio? Mancanza di volontà? Non sempre: dietro il desiderio di zuccheri potrebbe esserci un meccanismo biologico ben radicato nelle nostre cellule. A dirlo è uno studio della Columbia University che ha mappato, per la prima volta, come scatta l'attrazione irresistibile per ciò che è dolce. 

Amore per i dolci: lo studio

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Il responsabile della nostra debolezza è un sistema molecolare che si attiva, a mò di interruttore, sia con lo zucchero che con i dolcificanti artificiali. Per capire come funziona questo meccanismo, ricercatori hanno congelato i recettori a temperature bassissime e li hanno osservati con un microscopio speciale. La scoperta è stata che "un singolo recettore del gusto avvia l'intero processo che ci fa reagire sia allo zucchero comune che ai dolcificanti a zero calorie".

Le immagini rivelano che 2 proteine specifiche sulle papille gustative - TAS1R2 e TAS1R3 - lavorano insieme formando una sorta di trappola. La prima cattura le molecole dolci, la seconda trasmette il segnale al nostro cervello, invitandoci a mangiare. 

Collegare il desiderio di zuccheri alla presenza di specifici recettori, secondo lo studio spiegherebbe, anche perché i gatti sono indifferenti ai dolci: nel corso dell'evoluzione hanno perso i recettori funzionali per il dolce. Il loro DNA si è modificato perché, essendo carnivori, non avevano bisogno di rilevare zuccheri. 

Impatto sull'industria

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Amici felini a parte, la scoperta potrebbe avere un impatto significativo per l'industria alimentare: i dolcificanti artificiali in commercio, lasciano spesso un retrogusto sgradevole. Ma conoscendo la struttura esatta del recettore del dolce, si potrebbero progettare sostituti dello zucchero che offrono la stessa sensazione senza calorie.

L'eccessivo consumo di zuccheri è collegato a problemi di salute sempre più diffusi: obesità, diabete, malattie cardiache. D'altra parte, anche i dolcificanti artificiali mostrano alcuni problemi per la salute. "E non modificano il nostro desiderio di zucchero", afferma Juen Zhang, coautore dello studio. "Ma ora che conosciamo la forma del recettore, potremmo progettare alternative migliori". Difficile infatti fare a meno di zucchero e affini: il nostro rapporto con il dolce inizia con il primo assaggio del latte materno e ci accompagna per tutta la vita. E comprenderne i meccanismi molecolari potrebbe aiutarci a gestire le voglie improvvise, senza le conseguenze negative per la salute.

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