Perché gli sviluppi della SF-24 sono il patrimonio da cui riparte la Ferrari 2025

2 ore fa 1

Le modifiche introdotte dopo l'estate non hanno stravolto l'equilibrio tra dinamica del veicolo e aerodinamica, massimizzando i punti di forza che faranno da base anche per la vettura della prossima stagione

Paolo Filisetti

22 ottobre - 11:44 - MILANO

La perentoria doppietta della Ferrari a Austin, non solo apre scenari concreti nella lotta per il titolo costruttori, ma conferma la bontà degli aggiornamenti introdotti tra Monza e Singapore, come correttivi dei problemi che erano, per contro, emersi dopo l’introduzione degli aggiornamenti in Spagna che avevano reso la vettura instabile, imprevedibile nel comportamento nei lunghi curvoni veloci, ma soprattutto indotto il porpoising (sobbalzi), che ne aveva fortemente limitato le prestazioni. 

la strategia

—  

Il tracciato del COTA, rappresentava il banco di prova più severo per effettuare tale verifica. Per questo motivo i tecnici di Maranello, considerando anche il format Sprint del GP USA che limitava a una singola sessione di prove libere la possibilità di testare novità, hanno optato per non introdurre aggiornamenti a livello aerodinamico, effettuando in ogni caso una prova a livello di nuova costruzione (lavorazione materiali) dell’ala anteriore portata in tre specifiche diverse, ma identica a livello visivo. 

piccoli passi

—  

In sostanza, il team di Maranello, sta operando da molte gare, ma soprattutto con l’introduzione degli sviluppi avvenuta dopo la pausa estiva, una politica di piccoli passi che non stravolgono l’equilibrio della SF-24. Si tratta di un approccio volto a massimizzare i punti forti di questa monoposto che costituiranno una base comune con quella del prossimo anno, per ora definita dalla sigla di progetto 677. Sebbene sia ormai noto da tempo, che la prossima vettura, sarà dotata all’avantreno di una sospensione pull rod (tirante) rispetto all’attuale schema push rod (puntone), l’equilibrio raggiunto nell’attuale mix tra dinamica del veicolo ed aerodinamica costituirà un punto di contatto molto rilevante. Per chiarire meglio il concetto, il packaging dell’impianto di raffreddamento sarà evoluto, per dare agli aerodinamici un maggiore grado di libertà soprattutto nella sezione inferiore delle fiancate, ma non ci saranno stravolgimenti. 

il retrotreno

—  

La sospensione posteriore, poi, pur con un diversa collocazione degli organi interni alla scatola del cambio, manterrà l’attuale schema pull rod, dunque non seguendo lo schema di McLaren o Red Bull. Questo perché lo schema del retrotreno ha rappresentato un cardine in termini di dinamica del veicolo, che ha peraltro permesso alla SF-24 di essere la monoposto in griglia migliore nella gestione degli pneumatici, soprattutto dopo l’introduzione dei correttivi avvenuta dopo la pausa estiva. Decisamente emblematica, sotto questo profilo, la facilità con cui anche le gomme Hard sono state “accese” rapidamente dopo il pit stop, consentendo sia a Leclerc sia a Sainz di riguadagnare un ampio margine su Verstappen e Norris. 

setup e sviluppi

—  

In sostanza, pare corretto ribadire che il patrimonio più prezioso di una vettura ad effetto suolo di questa generazione sia il bilanciamento. Dunque, come lo stesso Fred Vasseur ha dichiarato domenica, nel dopo gara: "Con queste vetture, molto ravvicinate a livello prestazionale, si tratta soprattutto di azzeccare in modo preciso il setup, per liberare il massimo potenziale possibile. Gli sviluppi che danno maggiore vantaggio sono quelli ad inizio stagione con il progetto della vettura ancora acerbo (leggi quella del prossimo anno, ndr)". Insomma, nonostante il progetto della prossima vettura includa una sospensione anteriore agli antipodi rispetto all’attuale, in molte altre aree si avrà un chiaro family feeling, più profondo che apparente, cioè molti concetti attuali saranno estremizzati, ma non stravolti.

Leggi l’intero articolo