Pazzo Fluminense: va in vantaggio, si fa rimontare e poi batte l'Ulsan 4-2. Ora è primo

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Succede di tutto al MetLife Stadium sotto gli occhi di Roberto Baggio: i brasiliani passano in vantaggio, subiscono l'1-2 dei coreani e poi rimontano nella ripresa. Ora per gli ottavi basterà non perdere col Mamelodi

Carlo Tagliagambe

Giornalista

22 giugno - 02:06 - MILANO

Si dice che dal piazzale antistante il MetLife Stadium si goda uno dei panorami più belli sullo skyline di Manhattan. Forse anche per questo Roberto Baggio ha deciso di regalarsi una gita in New Jersey per assistere a un match non esattamente di cartello: azzardo ripagato da una partita spettacolare, in cui i laboriosi coreani in maglia albiceleste hanno prima ribaltato i brasiliani tutto possesso e futebol bailado, poi si sono fatti rimontare a loro volta. Ne è nato un 4-2 spettacolare, propiziato dalla fantasia del colombiano Arias e concretizzato dall'ingresso di Keno, il jolly pescato dal mazzo da Renato Portaluppi. Fluminense ora primo nel girone: per gli ottavi basterà non perdere col Mamelodi. Ulsan beffato ed eliminato da un Mondiale comunque giocato al massimo delle proprie possibilità. 

primo tempo

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Pronti via e il Fluminense schiaccia sull'acceleratore: nei primi 90 secondi i brasiliani sfiorano due volte il gol con Ganso, che esalta i riflessi del 33enne Hyeon-Woo. Il doppio rischio fa suonare la sveglia ai coreani, che eseguono il copione già visto all'esordio: tutti dietro la linea della palla e iniziativa nei piedi degli avversari, che dopo 20' hanno l'81% di possesso palla. Il piano regge per 26', quando Bojanic perde un pallone sanguinoso in mezzo al campo e costringe Trojak a stendere Martinelli al limite dell'area. È la zolla perfetta per Arias che, dopo un'occhiata propiziatoria a Roberto Baggio in tribuna, disegna la parabola dell'1-0, sorprendendo il portiere sul proprio palo. La gara sembra mettersi in discesa per i Tricolor e, invece, negli ultimi 6 minuti cambia tutto: è il 39' quando Ganso prova un inutile colpo di tacco che scatena il contropiede dell'Ulsan. Ai coreani bastano tre passaggi per arrivare in porta: lancio di Bojanic, cross di Won Sang e tap in di Lee Jyn-Hyun. Scolastico quanto efficace per l'1-1. Poi, ecco l'impensabile: Lee Jyn-Hyun scatta sulla sinistra e restituisce il favore a Won-Sang, che si infila tra i due centrali del Flu e colpisce in tuffo per il 1-2. Due tiri in porta, due gol: a Portaluppi, ex romanista, urge un ripasso del calcio all'italiana durante l'intervallo. 

la ripresa

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Si riparte con Everaldo al posto di Ganso tra i brasiliani, ma l'ammucchiata di attaccanti scatena ancora le ripartenze coreani, con Ludwigson prima e Won-Sang Um poi a un passo dal tris. Al  60' Portaluppi inserisce anche Nonato e Keno: è il doppio cambio della svolta. Da un'azione di quest'ultimo parte il cross liberato in maniera maldestra dalla difesa coreana proprio sui piedi di Nonato: il brasiliano prende la mira, apre il piattone e fa 2-2. Poi sono montagne russe: prima Cano si divora il gol di testa, poi Fabio ferma in uscita disperata l'ennesimo contropiede coreano. Oliver si consulta col Var e conferma: niente rigore. Dal sogno, alla beffa: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Freytes, forse il peggiore in campo fino a quel momento, scaraventa in rete una palla vagante e regala il 3-2 quasi insperato al Fluminense. La girandola di cambi nel finale mischia le carte e porta al 4-2, comodo comodo, di Keno: assist del solito Arias, mvp del match, e appoggio di testa del brasiliano. Finisce così: il Fluminense raggiunge il Dortmund in vetta e conferma la tendenza di un Mondiale per club sempre più colorato di verdeoro. 

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