Partita la Sydney-Hobart dopo la tragica edizione 2024: che succederà nello Stretto di Bass?

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Edizione numero 80 della Bluewater Classic: LawConnect ha vinto le ultime due regate australiane, Master Lock Comanche sembra favorita quest'anno. La fase decisiva, come sempre, arriverà non lontano dall'arrivo in Tasmania

Maurizio Bertera

25 dicembre - 23:18 - MILANO

La partenza della Sydney-Hobart 2025 – che per ragioni di sponsor da qualche anno si chiama tecnicamente Rolex Sydney Hobart Yacht Race – è uno dei simboli della vela d’altura e dell’estate australe. Si parte invariabilmente alle 13 locali del 26 dicembre – il Boxing Day nei Paesi anglosassoni – con la grande flotta, quest’anno di 142 barche, che lasciano la baia di Sydney: al 99 per cento, con un bellissimo sole e vento leggero, seguite da migliaia di curiosi a terra che intanto fanno il pic-nic, decine di barche intorno ad accompagnare le prime miglia di regata. Il numero di iscritti, più alto di 38 barche rispetto al 2024, ne fa la seconda flotta più numerosa del XXI secolo, seconda solamente alle 157 imbarcazioni del 2019: la cosa si spiega perché si tratta dell’edizione numero 80. 

sydney-hobart paradiso o inferno

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A volte, la regata verso Hobart – il capoluogo della Tasmania – si rivela una veleggiata su 628 miglia non particolarmente impegnativa, una tranquilla navigazione oceanica da Nord a Sud su una distanza che in Mediterraneo è paragonabile alla rotta tra Venezia e Messina. Ma succede che a volte il vento forte da Sud trasformi la regata in una lunga ed estenuante bolina contro mare forte, e altre volte il vento da Nord l’ha resa una folle volata, quasi sempre planando sulle onde. E poi c’è il passaggio mitico dello Stretto di Bass, dove spesso si decide la regata poco prima dell’arrivo in Tasmania. Ma più facilmente, lo stretto di Bass – a causa della combinazione di vento intenso e forti correnti - può diventare estremo e mettere in difficoltà gli equipaggi. Andò così nel 1998, nell’edizione "maledetta": nello stretto una burrasca devastante (mare forza 12, con 65 nodi e raffiche a 80), causò sei morti, con cinque imbarcazioni affondate, sette abbandonate e 55 velisti recuperati in quella che fu la più grande operazione mai svolta in Australia in tempo di pace, con 35 mezzi aerei e 27 unità navali. Ma non c’è solo l’incubo dello stretto: nel 2024, nella prima notte di regata, con 35 nodi di vento e mare forza 4 (condizione non inusuale in quelle acque) persero la vita due velisti australiani e un altro si salvò per miracolo, sbalzato fuori bordo, grazie al dispositivo di localizzazione personale.

epa12609532 Yachts are seen during final preparations for the Sydney–Hobart Yacht Race at the Cruising Yacht Club of Australia (CYCA)  in Sydney, Australia, 23 December 2025. The race is scheduled to start on Boxing Day, the day after Christmas.  EPA/DEAN LEWINS EDITORIAL USE ONLY AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

sydney-hobart, le regole

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Alla Sydney-Hobart si gareggia sia in tempo reale (per conquistare quella che gli inglesi chiamano Line Honour e resta scolpita nell’albo d’oro) sia in tempo compensato, il che consente a barche relativamente piccole di vincere la regata. Quest’anno ci sono 20 equipaggi en double (ossia con due persone a bordo) ed è stata introdotta la categoria IRC Cruiser-Racer. Va detto che nell’edizione n.80 al via sarà più agguerrita la lotta per vincere il trofeo in tempo compensato perché in tempo reale è quasi impossibile non vinca uno dei 100 piedi: LawConnect (vincitore delle ultime due edizioni), Master Lock Comanche (per molti, la vera favorita), il collaudato Wild Thing 100, Palm Beach XI (il mitico Wild Oats XI ora equipaggiato di foil), Maritimo 100 (che però è un’imbarcazione da crociera) e SHK Scallywag. Le previsioni meteo non sembrano far pensare alla possibilità di battere il record della regata: appartiene al 100 piedi LDV Comanche che trionfò nel 2017 impiegando 33 ore, 15 minuti e 24 secondi, a quasi 19 nodi di media che per un monoscafo tradizionale (ossia senza foil) è incredibile. Ma alla Bluewater Classic – come la chiamano i velisti degli antipodi, pensando al fatto che è stata inventata nel 1945 dal Cruising Yacht Club of Australia, con solo nove iscritti al via – le sorprese sono in agguato.

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