Parigi accusa l'Italia di dumping fiscale, Palazzo Chigi: 'Lo combattano in Europa con noi'

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Il premier francese François Bayrou accusa l'Italia di "dumping fiscale", e Palazzo Chigi reagisce con "stupore", sottolineando che invece è l'economia italiana a essere "da molti anni penalizzata dai cosiddetti 'paradisi fiscali europei'". Si apre così un nuovo fronte tra Parigi e Roma, capitali che in questi mesi si sono già spesso trovate su posizioni non allineate, senza contare le recenti tensioni diplomatiche dopo le parole di Matteo Salvini su Emmanuel Macron.

Bayrou è alla guida di un governo in piena crisi politica, atteso l'8 settembre da un voto di fiducia decisivo, in cui "è in gioco il destino della Francia", come ha spiegato in un'intervista con franceinfo, Lci, Bfmtv e Cnews. La stessa in cui ha lanciato il siluro in direzione Roma, parlando del rischio che i francesi con più risorse vadano all'estero se il governo vara provvedimenti mirati "ai più ricchi".

"Ormai c'è una specie di nomadismo fiscale e ognuno si trasferisce dove è più conveniente", ha notato, aggiungendo poi, a titolodi esempio, l'Italia, "che sta facendo una politica di dumping fiscale". Un riferimento ai vantaggi previsti per chi si trasferisce in Italia o rimpatria dopo alcuni anni trascorsi all'estero. La risposta di Palazzo Chigi è arrivata poco più di un'ora dopo: quelle del primo ministro francese sono affermazioni "totalmente infondate", che "stupiscono".

"L'economia italiana è attrattiva e va meglio di altre grazie alla stabilità e credibilità della nostra Nazione", la linea dettata da Giorgia Meloni, rimarcando che "l'Italia non applica politiche di immotivato favore fiscale per attrarre aziende europee e, con questo Governo, ha addirittura raddoppiato l'onere fiscale forfettario in vigore dal 2016 a carico delle persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia".

Anzi, Palazzo Chigi denuncia come sia l'economia italiana a essere "da molti anni penalizzata dai cosiddetti 'paradisi fiscali europei', che sottraggono alle nostre casse pubbliche ingenti risorse". E esorta il governo francese a "unirsi finalmente" agli sforzi italiani in sede Ue "contro quegli Stati membri che applicano da sempre un sistematico dumping fiscale, con la compiacenza di alcuni Stati europei".

Dura anche la reazione della Lega di Salvini, i cui commenti su Macron una decina di giorni fa avevano spinto la Francia a convocare l'ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D'Alessandro. "Grave e inaccettabile attacco all'Italia, ai suoi imprenditori e ai suoi lavoratori, da parte di un governo francese ormai in piena crisi - afferma la Lega -. Lasciamo a loro nervosismo e polemiche, noi preferiamo lavorare".

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