Papa: 'Il presente è oscurato dalle ingiustizie, diamo speranza'

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 La scuola è chiamata a ridare speranza ad un mondo che sembra averla persa. E' quanto ha detto Papa Leone.

"È compito dell'educazione offrire questa 'Luce Gentile' - ha sottolineato il Papa rilanciando le parole di san John Henry Newman - a coloro che altrimenti potrebbero rimanere imprigionati dalle ombre particolarmente insidiose del pessimismo e della paura. Per questo vorrei dirvi: disarmiamo le false ragioni della rassegnazione e dell'impotenza, e facciamo circolare nel mondo contemporaneo le grandi ragioni della speranza. Contempliamo e indichiamo costellazioni che trasmettano luce e orientamento in questo presente oscurato da tante ingiustizie e incertezze".

"Perciò - ha concluso il Papa - vi incoraggio a fare delle scuole, delle università e di ogni realtà educativa, anche informale e di strada, come le soglie di una civiltà di dialogo e di pace". 
   

"La vita si illumina non perché siamo ricchi o belli o potenti. Si illumina quando uno scopre dentro di sé questa verità: sono chiamato da Dio, ho una vocazione, ho una missione, la mia vita serve a qualcosa più grande di me stesso! Ogni singola creatura ha un ruolo da svolgere". Lo ha detto il Papa nell'omelia rivolgendo in particolare un messaggio agli educatori: "Al centro dei percorsi educativi devono esserci non individui astratti, ma le persone in carne ed ossa, specialmente coloro che sembrano non rendere, secondo i parametri di un'economia che esclude e uccide. Siamo chiamati a formare persone, perché brillino come stelle nella loro piena dignità". "Possano le nostre scuole e università essere sempre luoghi di ascolto e di pratica del Vangelo!", ha aggiunto Leone XIV.

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