Paltrinieri e Fiamingo: "Lui una volta mi prese per una ladra... E che paura per quel Capodanno a Napoli"

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I due campioni olimpici, protagonisti al Festival dello Sport di Trento, si raccontano tra aneddoti sportivi e altri personali

Dal nostro inviato Simone Battaggia

12 ottobre - 11:57 - TRENTO

“Una medaglia sul cuore” è il titolo dell’incontro con Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri. Olimpionici della spada e del nuoto, campioni (un oro, due argenti e due bronzi olimpici lui, più 19 medaglie mondiali solo in vasca lunga; un oro, un argento e un bronzo ai Giochi lei, più due ori due argenti e due bronzi ai Mondiali) e coppia nella vita. Si sono raccontati tra aneddoti sportivi e tanti squarci sulla loro vita di coppia. 

da piccoli

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Il racconto inizia con le foto dei due da bambini. “Abbiamo visto alcuni video di quando eravamo piccolini, e ci siamo chiesti “Noi, da genitori, avremmo scommesso su questi due bambini come sportivi?”. Ci siamo detti di no, perché c’erano tanti bambini più bravi di noi, ma poi c’è stato un percorso bellissimo”. “Era puro divertimento - aggiunge Greg -, a quell’età, e anche a 15 anni, non si può pensare diventare campioni, non è il momento giusto. Mi divertivo in acqua, e basta. Da più grande, le tre persone che mi hanno influenzato di più sono Max Rosolino, Michael Phelps e Ian Thorpe. Phelps è stato il più grande di sempre, ma Thorpe era il mio mito assoluto per come nuotava, mi trasmetteva qualcosa a prescindere dal vincere o dal perdere. Massimiliano era l’italiano che vinceva tutto, mi faceva gasare”. “Quando ho iniziato con le scherma l’Italia stava iniziando a vincere tanto - racconta Rossella -, quindi il periodo di Trillini, di Vezzali. E nel 2008 Matteo Tagliariol, oro nella spada, che mi ispirò tantissimo. E infatti a Londra 2012 mi qualificai”.

i giochi

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“A Londra 2012 ci conoscevamo ma non ci parlavamo. Al Collare d’oro 2014 fu la prima volta che ci parlammo”, racconta Gregorio. Poi tanti anni vedendosi, fino a Tokyo 2021, quando ci fu un segno del destino. Rossella: “Tokyo 2021, il pullman della nazionale italiana aveva sulle fiancate l’immagine di entrambi. In quell’edizione c’era il Covid, eravamo sempre dentro il Villaggio, ci trovavamo a cena, lunghe chiacchierate e lunghe passeggiate, un momento particolare ma bellissimo”. “Avevo vinto quattro ori e un argento a maggio - ricorda Gregorio -, agli Europei di giugno. Stavo così bene che si pensava che potessi vincere loro in tutte le gare; 800, 1500, 10 km. A giugno improvvisamente iniziai a stare male. Avevo la mononucleosi. Stavo malissimo, avevo il fegato ingrossato. I medici mi dissero che non potevo gareggiare, che potevo andare a Tokyo da turista. Alla fine tornai con due medaglie”. Poi Parigi 2024: “Scoppiò un’ondata di Covid nel Villaggio, e mi dissi “Se prendo il Covid dopo tutto quello che mi è successo...”. Rossella aveva un po’ di mal di gola e quindi le dicevo “Rossella abbi pazienza, stammi lontano, stammi a 10 metri”. Poi però arrivò il 30 luglio, con la finale a squadre della spada di Rossella e la gara di Gregorio. “Ci trovammo e ci chiedemmo: come sarà domani? Poi andò bene”. Gregorio fu bronzo sugli 800 sl, Rossella oro con la squadra. E i due chiusero l’Olimpiade da portabandiera nella cerimonia di chiusura.

le esperienze

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Viene proiettata la foto dei due di agosto 2021, al mare in Sicilia, la prima pubblicata come coppia, Rossella con le treccine che abbraccia Gregorio. E parte un racconto di quanto avvenne qualche giorno prima: “Avevo fatto le treccine per festeggiare la medaglia - racconta Rossella -. Lui arrivò all’aeroporto a Catania, non mi riconobbe e mi prese per una ladra”. “Mi sento una che mi abbraccia da dietro - racconta Gregorio -, vedo le treccine e le ho detto “Vabbé, questa è una borseggiatrice”. Stavo per tirarle un cazzotto. Ci misi due o tre secondi per riconoscerla”. I due condividono un altro ricordo straordinario. Ancora Rossella: “Un 31 di dicembre mi ha proposto di mettere una muta da sub e andare in canoa di notte sul golfo di Napoli. Mi sono detta “Ok, lo faccio, vediamo se poi alla fine lo lascio”. “E’ stata un’esperienza bellissima, ma ci siamo cagati sotto”. C’eravamo, solo noi in acqua. Il problema è stato dopo: hanno esploso tutte le bombe che c’erano in Italia, si è alzata una specie di nebbia e noi abbiamo perso il senso dell’orientamento. Le due di notte, freddo cane, ce la siamo vista davvero brutta. E c’erano poi gli yacht che erano usciti e rientravano, e non ci vedevano, avevamo solo due lucine. Il giorno dopo abbiamo rischiato di lasciarci”. “Diciamo che abbiamo deciso di non uscire più con il sup”.

vita di coppia

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Rossella racconta la gioia ma anche la difficoltà di vivere insieme, per due sportivi così impegnati: “Giugno e luglio sono mesi full per noi. Siamo riusciti a festeggiare solo una volta il mio compleanno insieme. Sembra che gli organizzatori lo facciano apposta perché noi non ci si veda. Mi sono trasferita a Roma perché altrimenti sarebbe stata dura mantenere il nostro rapporto”. “La nostra relazione è nata così - aggiunge Gregorio -, perché facciamo da sempre mille viaggi. Un po’ ci pesa, la valigia è sempre pronta. Ora viviamo insieme a Roma e va un po’ meglio, ma a volte non ci vediamo per mesi”. E poi le passioni comuni, come la Formula 1. “Facciamo il Fanta F.1 entrambi, con degli amici - racconta Gregorio -. L’importante è che alla fine finisca davanti sempre io, anche se siamo penultimo e ultimo, per mantenere le gerarchie in famiglia”. Tante risate dal pubblico, per una coppia ironica e splendida.

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