Quel volo a planare sulla sabbia di Tokyo, il neo e indiscusso signore del lungo lo ha già scolpito tra testa e cuore. E anche se Mattia Furlani per tutti era un predestinato, un oro mondiale a 20 anni non può che spalancare le porte della celebrità: così dopo il salto da Spiderman nella terra di Doreamon (il gatto robot di cui l'azzurro classe 2005 è grande appassionato) l'Italia intera impazzisce per il giovane talento dell'atletica di casa.
Followers che aumentano di migliaia in migliaia nel giro di poche ore, estimatori che spaziano e vanno dai compagni titolati di Nazionale ("I Love you" gli ha scritto Marcell Jacobs reduce da un mondiale decisamente da dimenticare) alla pioggia di "orgoglio", "fenomeno" e cuori arrivati da ogni dove.
"Questo oro è un po' come andare sulla Luna - dice il presidente della Fidal, Stefano Mei - se vinci un oro nell'atletica sei sicuro di essere sul serio il più forte di tutti. Alle Olimpiadi, 46 Paesi nel nostro sport hanno preso una medaglia, e questo dà la misura di quanto sia diffuso e facile da praticare in ogni angolo del pianeta. Può nascere un campione ovunque, non servono grandi mezzi o risorse, la platea è estesa, le medaglie difficili".
Di certo il salto mondiale ha aumentato quella di Furlani, il cui fan team aveva già da tempo varcato i cancelli dello stadio Guidobaldi di Rieti: e la corsa degli sponsor adesso si fa più serrata. Già testimonial di Adidas (è stato accolto da star nell'hospitality a Tokyo del marchio sportivo), Pastificio Garofalo, U.G.A. Nutraceuticals (attraverso la campagna per la linea Omegor, insieme a Gregorio Paltrinieri) e UniCredit, oltre ad essere atleta delle Fiamme Oro, Furlani adesso è l'indiscusso volto dell'Italia che piace.
L'altro campione che corre verso il successo, come Jannik Sinner. "E' un ragazzo d'oro sul serio - sottolinea Mei - vive la famiglia come il centro della vita, quell'unità che si è vista nell'abbraccio con la mamma Kathy, il papà e il fratello è autentica. Il suo è un messaggio incoraggiante per tutti i suoi coetanei, in lui ci sono talento e passione: il pubblico non può che apprezzare tutto questo. Già aveva un bel seguito anche in termini di sponsor, ma è evidente che adesso ogni azienda può vedere in lui il bell'esempio da promuovere, insomma è appetito da tutti". Intanto l'oro di Tokyo gli vale quasi 60mila euro: ma è l'affermazione a livello globale (che con il titolo indoor aveva già avuto un ricco antipasto) che fa girare il contatore del fenomeno azzurro. "Stupisce la sua naturalezza - continua Mei - quella con cui affronta le gare, fa effetto come la madre riesca a riassestare tutto se qualcosa non va".
Un canale Youtube in cui in queste ultime stagioni ha raccontato le sue imprese diventate sempre più grandi e un pubblico che con l'oro in Giappone adesso conta fan in tutto il mondo. L'eco della grande bellezza dell'azzurro che salta oltre il futuro si sente in tutta Europa: "Le sue gambe sono delle molle potrebbe battere gli 8.95 di Mike Powell (record del mondo in piedi dal 91)" scrivono in Spagna dove attribuiscono a Furlani i superpoteri, con epiteti per eroi epici vedi "il genio dall'ampia falcata, il prodigio dalla caviglia rotante".
Certo dal 17 settembre 2025 è diventato l'uomo (giovanissimo) da battere: il Mattia nazionale non si pone limiti, chissà se sarà predestinato anche a un volo stellare. Quella soglia dei 9 metri a cui è fermo il record, vecchio ormai 34 anni.
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