Due podi al sesto weekend in MotoGP per il giovane spagnolo, scelto da Dall'Igna dopo l'analisi delle sue telemetrie in Moto2
Massimo Falcioni
12 maggio - 07:57 - MILANO
Il primo podio in MotoGP non si scorda mai. Figurarsi se i podi diventano due nello stesso weekend su un circuito simbolo qual è Le Mans, al sesto appuntamento della carriera in top class: sabato nella Gara Sprint alle spalle di Marc e Alex Marquez e davanti a Fabio Quartararo per poco più di mezzo secondo e domenica nella gara bagnata e caotica di 20 giri dominata da Zarco, superando di forza, a un giro dalla fine, Pedro Acosta, non l'ultimo arrivato. Parliamo di Fermin Aldeguer, vent’anni compiuti lo scorso 5 aprile, otto vittorie in Moto2 2023 e 2024, pilota di gran talento sotto contratto Ducati affidato pro tempore al Team Gresini, gran terzo sabato con il bis di domenica dopo una grande rimonta, al GP Francia.
telemetria aldeguer
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Gigi Dall’Igna ha voluto ingaggiare Aldeguer, non tanto o non solo per le otto vittorie in Moto2 (titolo perso nel 2024 per sanzioni e penalità dovute a intemperanze in corsa), quanto per l’analisi delle telemetrie nelle gare del giovane pilota spagnolo della scorsa stagione, un po’, facendo le debite proporzioni, come già accaduto con Marc Marquez. La telemetria, si sa, non mente. Vale anche per Aldeguer, salito sul doppio podio alla sua sesta gara in MotoGP dopo aver vinto sabato il duello con Quartararo, pilota iridato della classe regina e protagonista di due corse a Le Mans, con passo-gara da prima fila, che fanno fare il gran salto ad Aldeguer: da promessa a pilota protagonista per la top five finale del campionato MotoGP 2025, addirittura per il colpaccio nella top three. Aldeguer, a parte l’exploit di Johann Zarco (un francese vittorioso nel GP di casa, non succedeva dal 1954 con Monneret) è la sorpresa di Le Mans, chiudendo l’inizio di stagione in ombra, pronto a nuovi exploit. Così, Aldeguer fa un gran salto in classifica generale, ottavo (48 punti), davanti ad Acosta (46), dietro a Quartararo (56), Zarco (72), Di Giannantonio (74), Morbidelli (85), Bagnaia (120), Alex Marquez (149) e Marc Marquez 171.

ducati lungimirante
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Un “bravo” alla Ducati ad aver azzeccato anche questa scelta, affidando Aldeguer a Gresini, dove sanno gestire moto e piloti. A Le Mans, Aldeguer non ci ha fatto mancare niente: tagliato il traguardo dopo la Sprint, tutto preso dall’emozione nel salutare il pubblico che lo acclamava, ha tamponato Marc Marquez davanti a lui, finendo a terra. Per fortuna nessun danno e i due piloti spagnoli scesi dal podio hanno finto un match pugilistico, scherzando sull’accaduto. Commenta Aldeguer: "Mi aspettavo di arrivare sul podio, sicuramente non alla terza gara, siamo lì da Austin, anche se non abbiamo chiuso tutte le gare avevamo la velocità per lottare per la top5. Tutto il lavoro che ci aspettavamo di fare per metà anno l'abbiamo fatto in breve tempo, lavorando bene con il team e con la moto". Gode il Team Gresini. Idem Dall’Igna che ha una carta in più per un futuro che è già oggi.