Nuovo Statuto Figc, Gravina va avanti con la sua proposta: "Maggioranza larghissima"

1 giorno fa 1

Nel Consiglio federale di oggi in vista dell'Assemblea del 4 novembre, il presidente della Lega Serie A Casini ha ribadito che quattro consiglieri sono pochi. Il numero uno della Federazione però ribadisce: "Si parla poco dell'autonomia che gli abbiamo dato e che va oltre la Premier"

Elisabetta Esposito

Giornalista

28 ottobre 2024 (modifica alle 17:11) - ROMA

La situazione, dopo l’ultimo Consiglio federale in vista dell’Assemblea straordinaria del 4 novembre, adesso è piuttosto chiara e delineata. Anche se il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini questa mattina ha ribadito a Gabriele Gravina che il peso di rappresentanza deciso per il massimo campionato non è sufficiente (ne riparlerà questo pomeriggio in Assemblea di Lega), il presidente federale presenterà – entro le 19 del 30 ottobre – la sua proposta così come la conosciamo, assecondando i club di A anche sulla loro ultima recriminazione: in caso di conflitto tra A e Figc su licenze nazionali e numero di extracomunitari a decidere non sarà la Giunta Coni come stabilito in un primo momento, ma ci si regolerà mantenendo lo status quo. 

la proposta figc

—  

Vediamo allora quale sarà la proposta di Gravina. La necessità di modificare lo Statuto nasce dal cosiddetto emendamento Mulè, norma che implica una maggiore rappresentanza negli organi direttivi dei club professionistici anche in base al loro peso economico all’interno del sistema. Su questo fronte i cambiamenti sono: da 3 a 4 consiglieri federali per la Serie A che in Assemblea elettiva sale dal 12 al 18%, con la B che passa dal 5 al 6%, la Lega Pro che scende dal 17% a 12%. Il comparto professionistico arriverebbe così al 36%, superando il 34% dei Dilettanti, rimasto invariato per un motivo ben preciso: “Noi facciamo riferimento anche all’art 33 della Costituzione – ha detto Gravina dopo il Consiglio - in cui viene definita la funzione sociale dello sport, che spetta soprattutto alla LND che in altri paesi ha anche i 60% del peso di rappresentanza. Con questa soluzione quindi abbiamo tenuto presenti il peso economico e quello sociale”. E al momento deve restare invariato, in base alla Legge Melandri, il 30% del peso di Calciatori (che avranno il 20) e Allenatori (il 10). 

"larghissima maggioranza"

—  

Secondo Gravina “c’è una larghissima maggioranza che condivide questo processo, la mia proposta piace a una percentuale altissima di delegati. Ho modo di ritenere che le società di A, che hanno voluto e difeso il principio di autonomia, non rischino di perderla per un consigliere in più”. Già perché la proposta del presidente Figc si basa su altri due elementi: riconoscimento di un’autonomia organizzativa delle Leghe - “che per la A va oltre quella della Premier e di cui mi sembra si parli troppo poco", continua Gravina riferendosi al diritto di veto che la Figc non avrà - e solo per la Serie A del diritto d’intesa sulle materie che la riguardano in via esclusiva. Dunque tutto deciso? Non c’è più nulla da fare? Non esattamente, entro le 19 del 1° novembre i delegati possono presentare le loro proposte, una sorta di emendamenti alla quella di Gravina. La Serie A potrebbe farne una sua, chiedendo i 5 o più consiglieri e un maggior peso elettivo, ma lunedì 4 in Assemblea verrà votata prima quella del presidente che se otterrà la maggioranza più uno dei voti renderebbe di fatto inutili altre votazioni (a meno che non siano emendamenti integrativi, come i 6 che vuole presentare la LND, che allora verrebbero votati comunque).

casini e lotito

—  

Per il predidente della Lega Serie A Casini "la discussione è ancora in corso. Le varie componenti hanno presentato proposte per la bozza, c'è ancora tempo per lavorare. Come Serie A il meccanismo della giunta Coni per superare l'intesa non era ritenuto soddisfacente e su questo c'è già una nuova versione che non prevede questo passaggio.Sui pesi elettorali abbiamo presentato il resoconto dell'ultima assemblea. Abbiamo spiegato che l'incremento previsto dei consiglieri è ancora poco,  ne riparleremo". Quanto a Claudio Lotito, uno dei più accesi sostenitori della necessità di una Serie A più forte, ha detto: "C'è una norma dello Stato che prevede certe cose e ci atteniamo a quello che riteniamo funzionale per rendere competitiva la Serie A".

Leggi l’intero articolo