L'obiettivo è aumentare l'incertezza su un circuito dove i sorpassi sono complicati
Paolo FIlisetti
24 maggio - 19:33 - MONTECARLO (MONACO)
Le due soste obbligatorie in gara a Monaco costituiscono una novità decisamente non “cosmetica”. Intendiamo dire che va al di là dell’intento con cui questa norma è stata introdotta, ovvero l’incremento dello spettacolo in gara, aumentando l’incertezza dell’esito, solitamente scontato (al netto di incidenti) su questo tracciato. La doppia sosta determina di fatto, ovviamente, la suddivisione della corsa in tre fasi di cui è rilevante decidere la lunghezza in base alla quale si procederà con la scelta dei pneumatici da utilizzare.
due pit stop
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A Monaco il degrado gomme è decisamente basso, con un asfalto poco abrasivo, dove in realtà è proprio il bassissimo grip adesivo disponibile a rappresentare la variabile che ha maggiore incidenza sull’usura del penumatico, soggetto a frequenti pattinamenti longitudinali e scivolamenti laterali in uscita dalle curve lente. Date queste premesse le opzioni di scelta aumentano decisamente, in quanto non tutte e tre le mescole potrebbero entrare in un discorso strategico. Intendiamo dire non una mescola per ogni singola fase, bensì la possibilità di adottare ad esempio un mix costituito da due set di medie ed uno di soft, piuttosto che un set di soft e due di hard. Indicativi nelle scelte, le differenze prestazionali tra le singole mescole che soprattutto nel caso di medium e hard è grossomodo meno di mezzo secondo al giro (questo nei fatti era anche il gap prestazionale visto a Imola). In sostanza diventa determinante la valutazione dati del passo gara nel long run effettuato in FP2.

le gomme da usare a monaco
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A seconda dei riscontri cronometrici tra medium e hard, i team valuteranno quale scelta sia sulla carta la più efficace, tenendo però in considerazione anche un piano B. Le bandiere rosse, infatti sono un’eventualità da considerare seriamente nella pianificazione strategica della gara, ma soprattutto, le safety car rappresentano un fattore decisamente discriminante. Una neutralizzazione peraltro avrebbe un peso specifico sostanzialmente diverso a seconda della durata ma anche della sua collocazione nel corso della gara. In pratica l’effetto a livello strategico e di scelte contingenti varia molto se avviene nella prima fase della corsa, piuttosto che a metà o nell’ultima parte. Su un tracciato come quello monegasco caratterizzato da un layout particolarmente tortuoso e da una ridotta lunghezza, il rompicapo dell’individuazione delle finestre temporali in cui effettuare le soste ai box viene solo parzialmente risolto dalle performance mostrate dalle singole mescole. Il divario, infatti, non risulta così sostanziale da indurre a scelte nette che quindi possano essere considerate la “best option” a disposizione. Come detto in precedenza, anche strategie diverse ovvero imperniate su una differente suddivisione e lunghezza degli stint (le fasi) possono produrre, un risultato quantomeno a livello teorico equivalente. Si può quindi dire senza timore di essere smentiti che i due pit stop obbligatori rendano quella di Monaco una vera e propria gara “roulette”.
le sanzioni per monaco
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Ma quali sono le penalità per chi non rispetta le nuove regole? Se le condizioni meteo sono asciutte e i piloti non utilizzano pneumatici intermedi o da bagnato, devono utilizzare almeno due diverse mescole di pneumatici slick nei vari stint, come previsto dalle regole che governano qualsiasi altro evento. La nuova regola sugli pneumatici a Monaco è trattata nell'Articolo 30.5 del Regolamento Sportivo, che spiega anche cosa accadrà in caso di violazione da parte di un pilota. "A meno che la gara non venga sospesa e non possa essere ripresa, il mancato rispetto dei requisiti comporterà la squalifica del pilota in questione dalla classifica di gara”. Se la gara viene sospesa e non può essere ripresa, verranno aggiunti 30 secondi al tempo trascorso di qualsiasi pilota che non abbia utilizzato almeno due specifiche di pneumatici da asciutto durante la gara, o che non abbia utilizzato almeno tre treni di pneumatici di qualsiasi mescola durante lo svolgimento della corsa. “Inoltre, verranno aggiunti 30 secondi al tempo trascorso di qualsiasi pilota che abbia utilizzato un solo set di pneumatici di qualsiasi specifica durante la gara”.