Notriphobia: significato e "sintomi" della paura di non viaggiare

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Sempre più spesso i viaggi vengono percepiti come imprescindibili per il benessere psicologico e non avere nulla in programma può generare ansia e stress

Daniele Particelli

17 maggio - 12:01 - MILANO

In questo periodo primaverile ricco di festività e ponti, con milioni di italiani già in viaggio e altrettanti pronti a organizzare le vacanze estive e, una fobia moderna si fa strada con sempre più insistenza, così come accade spesso anche nel periodo delle festività natalizie e non solo: la notriphobia, una fobia sociale che indica una paura marcata e persistente di non riuscire a prenotare un viaggio o di non avere alcun viaggio prenotato all'orizzonte.

Che Cos'è la Notriphobia

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La notriphobia, termine che deriva dalla combinazione delle parole inglesi "no trip", nessun viaggio, e "phobia", paura, è una di quelle fobie legate a un periodo storico in cui le esperienze di viaggio, spesso ben documentate ed esaltate sui social network, e i momenti di evasione vengono percepiti come imprescindibili per il benessere psicologico. Di conseguenza il non poter viaggiare arriva a generare ansia, stress e senso di frustrazione.

Per alcune persone, infatti, dietro alla voglia di partire si cela qualcosa di più profondo, dalla paura di “ristagnare” nella propria routine a quella di perdere occasioni di socializzazione e crescita personale, ma anche la paura di restare esclusi da un contesto culturale che oggi identifica il viaggio come simbolo di successo e realizzazione.

Cause della notriphobia

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Gli esperti sostengono che alla base della notriphobia ci siano una serie di fattori diversi, dalla bassa autostima al bisogno di evasione, così come il desiderio di sentirsi parte di una comunità e di dimostrare a sé stessi, e in molti casi agli altri, di essere attivi, curiosi e sempre in movimento.

Come si manifesta la notriphobia?

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Chi soffre di notriphobia può sperimentare sensazioni di ansia, tristezza e irritabilità, ma anche la necessità di confrontarsi continuamente con gli altri attraverso i social social network, arrivando a sviluppare un senso di inadeguatezza e frustrazione che può impattare su tutte le azioni quotidiane.

Come affrontare la paura di non viaggiare?

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Chi soffre di notriphobia può provare ad adottare qualche strategia per affrontare e risolvere il problema, a cominciare dal provare ad accettare l’incertezza e imparare a tollerare l’imprevedibilità del futuro e a considerare i periodi di pausa dai viaggi come parte naturale della vita. Anche rivalutare il concetto di viaggio può aiutare. Viaggiare non significa soltanto spostamenti fisici in un posto nuovo, ma anche fare esperienze di crescita, nuovi incontri e provare attività stimolanti: questo si può fare anche senza allontanarsi troppo da casa.

Tenere un diario o un album fotografico dei viaggi passati può aiutare a focalizzarsi su ciò che si è già vissuto, riducendo così l’ansia di “dover fare di più”. Anche limitare l’uso dei social network o rivedere l'utilizzo che se ne fa può evitare confronti dannosi e visioni distorte della realtà che gli altri decidono di presentarci su queste piattaforme.

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