Anche nel 2025, il salmone
norvegese si conferma come uno degli alimenti più amati dagli
italiani: quasi il 75% dei consumatori lo indica come la propria
scelta preferita tra le varietà disponibili. È quanto emerge dal
Norwegian Seafood Seminar l'evento annuale promosso dal
Norwegian Seafood Council (Nsc), dedicato all'analisi dei trend
del mercato ittico italiano, con un focus sui principali
prodotti provenienti dalla Norvegia: salmone, stoccafisso e
baccalà.
Il 90% del salmone consumato in Italia proviene dalla
Norvegia: il valore delle importazioni ha raggiunto 1miliardo
277 milioni di euro, accompagnato da una crescita importante sia
in termini di volume (+14%) sia di valore (+9%), evidenziando
così una domanda in espansione anche in un contesto economico
complesso.
Secondo i dati Crest di Circana, presentati durante il
seminario sul consumo Out Of Home, nel 2024 gli italiani hanno
consumato oltre un milione di porzioni di pesce e frutti di
mare, con un incremento del +3% rispetto all'anno precedente. Il
salmone si è confermato il protagonista indiscusso del consumo
fuori casa: la crescita complessiva è stata del +6,2%, trainata
soprattutto da contesti come i Quick Service Restaurant e gli
ambienti di lavoro. Anche il merluzzo ha registrato una
performance positiva con un +5,2%, distribuito in modo omogeneo
su tutte le sue varianti.
Quasi la metà dei consumatori che cercano qualità (46%),
scelgono il salmone durante i pasti fuori casa e quello
norvegese si posiziona come una delle opzioni più complete e
apprezzate. Inoltre, rispetto ad altre fonti proteiche, il
salmone norvegese presenta un profilo ambientale particolarmente
vantaggioso. Secondo i dati condivisi da Nordlaks durante il
seminario, il salmone garantisce una resa commestibile fino al
68%, superiore a quella di pollo, maiale e agnello, e permette
di utilizzare quasi interamente l'animale: il 99,5% del corpo
del salmone viene impiegato, riducendo al minimo lo spreco.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA