Non solo Simone Inzaghi: da Di Biagio agli ex Serie A, cosa fanno gli "italiani" d'Arabia

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A Riad, capitale saudita, tra i sette milioni di abitanti, ci sono parecchie tracce d'azzurro. L'unico calciatore italiano, però, gioca a 400 chilometri di distanza

17 dicembre 2025 (modifica alle 19:18) - RIAD (ARABIA SAUDITA)

Sulla vetta della PIF Tower - il grattacielo più alto della città - sventola una bandierina italiana col logo della Serie A. A Riad c'è anche po' d’azzurro e non solo per Simone Inzaghi, che da un pugno di mesi guida un Al-Hilal secondo in campionato. Piccole tracce d'Italia sono presenti in tutto il torneo saudita, ma soprattutto nella capitale. Qui, incastonati tra 7 milioni di abitanti in mezzo al deserto, dove la sabbia sta sempre in agguato e quando piove forte c'è da stare attenti per colpa del drenaggio stradale, si gioca parecchio a pallone. Quattro le squadre in prima divisione: oltre all'Al-Hilal ci sono l'Al-Nassr, Al-Shabab Club di Adli e l'Al-Riyadh Saudi Club. Queste ultime due giocano all'SHG Arena, l'Al-Hilal alla Kingdom Arena e l'Al-Nassr al King Saudi Stadium, casa della Supercoppa Italiana da tre anni (quattro in totale).

quanti italiani

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Italia, dicevamo. Simone Inzaghi è attualmente secondo in campionato e primo nella Champions asiatica, dove ha vinto cinque partite su cinque. Nel suo staff ci sono il suo storico braccio destro Fabio Ripert - capo preparatore -, il vice Massimiliano Farris, Ferruccio Cerasaro, Claudio Spicciariello (preparatore) e il match analyst Enrico Allavena. Da quest'anno si è aggiunto anche Sebastiano Siviglia. Lui e Inzaghi hanno giocato insieme alla Lazio per sei anni vincendo Coppa Italia e Supercoppa nel 2009. Un italiano anche tra le fila dell'Al-Nassr, poi. Si tratta di Giovanni Bianchi, storico preparatore del Bayern Monaco passato anche da Fiorentina e Palermo. È arrivato a Riad da pochi mesi. L'allenatore dell’U23 della Nazionale saudita, invece, è Gigi Di Biagio, che il 16 dicembre ha vinto la Gulf Cup rifilando due gol all'Iraq in finale. Insieme a lui anche Fabrizio Piccareta, allenatore giramondo passato per Inghilterra, Portogallo, Finlandia, Portogallo e Albania, e Domenico Doardo, preparatore dei portieri. Anche lui ha un lungo curriculum ricco di esperienze all’estero. Inghilterra, Russia, Qatar, Montecarlo insieme a Ranieri e così via. Infine, l'unico calciatore azzurro presente in campionato è ovviamente Mateo Retegui, nuovo bomber dell'Al-Qadsiah, squadra di Khobar. Gioca a 400 chilometri da Riad.

vecchie conoscenze

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Il campionato saudita pullula di vecchie conoscenze della Serie A e la capitale non fa eccezione. All'Al-Hilal giocano Sergej Milinkovic-Savic - a ottobre ha rinnovato fino al 2028 - Theo Hernandez, Koulibaly e Cancelo. I romanisti ricorderanno anche Malcom, punta brasiliana. Nell'estate 2018, su un aereo diretto a Ciampino, cambiò idea in volo e virò su Barcellona. All'Al-Nassr, oltre ovviamente a Ronaldo - sempre più vicino ai mille gol in carriera -, Brozovic, Coman e Joao Felix, top scorer del torneo con 11 reti. All'Al-Shabab, infine, giocano l'ex milanista Yacine Adli e l'olandese Wesley Hoedt, passato per la Lazio... di Simone Inzaghi. Ora sono a pochi chilometri. Anni fa, dopo una sfida contro il Napoli, litigarono di brutto. Qualche giorno dopo l'olandese andò a chiedergli scusa privatamente. Il 31 ottobre si sono ritrovati in campo. Chissà se a fine gara avranno parlato di quella volta dove volarono le bottigliette.

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