Il 53enne cura rapporti, si occupa dei giocatori in prestito ed è a capo dell’area scout dei campioni d'Europa
Lorenzo Cascini
3 giugno - 01:14 - MILANO
Dietro le quinte della vittoria del Psg c’è un italiano che in Francia ha trovato la sua dimensione: cura rapporti, si occupa dei giocatori in prestito ed è a capo dell’area scout. Pasquale Sensibile, 53 anni, è uno di quei direttori sportivi che in Italia non sono mai stati capiti, vuoi per tempo, per pazienza o per circostanze poco chiare. A volte, certo, avrà sbagliato anche lui. Per Sensibile Parigi è stata come l’isola di Montecristo per Edmond Dantes, il luogo dove trovare un tesoro inestimabile dopo anni tosti e bui. È rinato. E la Champions è solo la ciliegina sulla torta di un lavoro maniacale e di confronto continuo.
prestiti
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La Juventus ci aveva avuto a che fare a gennaio, nell’affare Kolo Muani: il direttore si occupa infatti dei prestiti del club in giro per il mondo e in quel momento tutti gli slot erano occupati. Sensibile in tre giorni ha risolto la questione (l’errore del segretario del Psg era di non aver calcolato Xavi Simons inizialmente) e ha chiuso l’affare. Campos l’ha conosciuto tre anni fa e ne è rimasto colpito, anche per la sua capacità risolutiva dei problemi. I due si erano incontrati più volte ed era arrivata una proposta informale: “Perché non mi vieni con noi a Parigi?”. Sensibile al tempo era al Galatasaray, ma appena ne ha avuto l’occasione l’ha raggiunto e si è unito al club.

l'italia
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In Italia il primo a rimanerne stregato fu Walter Sabatini. Nel 2009 lo portò a Palermo come aiuto scouting, poi Sensibile andò a Novara, dove colse un primo grande risultato. C’era lui dietro la doppia scalata dalla C alla A, per la prima volta da ds. Quindi lo chiamò la Samp, altra promozione. Insperata, nonostante tantissime polemiche. “A Genova mi insultano solamente, anche se sono fermo al semaforo con la macchina. Ma qui io ho creato valore, abbassato il monte ingaggi e soprattutto raggiunto l’obiettivo, aveva raccontato in un’intervista. In rotta con l’ambiente se ne andò via e continuò il giro. Ma il telefono non squillò più e fu costretto a scendere in C: Trapani, Alessandria e Mantova. Cacciato anche lì. Chi lo avrebbe detto che otto anni dopo avrebbe vinto la Champions?
reinventarsi
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C’è da fare una precisazione. Sensibile si è riscoperto consulente, con l’esperienza alla Roma nel 2018 (si occupava delle relazioni col mercato estero), poi il Psg gli ha cambiato la carriera: ha iniziato a curare l’area scouting (sono in 5) e i campioni che abbiamo ammirato contro l’Inter sono frutto anche del suo guizzo. Tanti portoghesi, molto scouting viene fatto lì e in Spagna, con un occhio vigile sulla Ligue1 e sui talenti francesi. Da lì è ripartito il Psg di Luis Enrique e Campos. Con un referente italiano che non ha sbagliato una mossa.

carattere
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Sensibile è sempre stato uno deciso, che dice quello che pensa e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Sabatini l’ha sempre definito un predestinato, a Genova ha un po’ sofferto la piazza e in generale forse ha dimostrato di lavorare meglio quando può pensare solo al campo e non anche al resto. Ha come bisogno di chiudersi in una bolla per lavorare al meglio. Da lì, però, arrivano i nuovi enfant prodige che ora incantano l’Europa.