
racconto
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Amici sin dall'infanzia, da quest'autunno studieranno nella stessa università a Miami. Storia di un rapporto che li fa essere speciali dal trampolino: Il responsabile delle giovanili azzurre Marconi: "In tanti anni mai visti litigare"
Chiara Pellacani ha iniziato a tuffarsi per caso, a otto anni, seguendo un compagno delle elementari a un centro estivo: trovava il nuoto “un po’ noioso”. Matteo Santoro invece ne aveva quattro e mezzo, sguazzava in piscina per imitare sua sorella Melanie, più grande di lui. La sua prima gara, alla società MR Sport Fratelli Marconi di Roma, se la ricordano ancora tutti: sarà stata quando aveva cinque o sei anni, è salito sul trampolino, ha guardato la sua allenatrice Alice Palmieri (che lo segue tutt’ora), ha scosso la testa e ha detto no. Ed è sceso senza tuffarsi, buffo come solo un bambino. Si sono conosciuti così i nuovi campioni del mondo del sincro misto da 3 metri, tra un salto e l'altro. Sono diventati grandi amici fin da piccoli, i loro genitori hanno cominciato a condividere le vacanze. “Sembrano nati per tuffarsi insieme”, ripete da sempre l’allenatore di Chiara, Tommaso Marconi. E anche se possono vedersi solo d’estate, perché da quattro stagioni Pellacani vive e studia negli Stati Uniti (prima in Louisiana, ora in Florida), salgono sul podio mondiale di questa specialità proprio da quattro edizioni consecutive. L’oro, però, prima di oggi pareva un risultato inimmaginabile.