"Scudetto, miglior giocatore della
Serie A, la Scozia di nuovo al Mondiale. È un periodo enorme, ma
non mi sento arrivato. Anzi, ora sono ancora più esigente con me
stesso. Difendere il successo è più difficile che ottenerlo, ma
l'obiettivo è continuare a crescere". Lo ha detto alla
trasmissione della CBS "Sports Golazo" il centrocampista del
Napoli Scott McTominay.
Lo scozzese parla di questo suo anno e mezzo nella
quotidianità a Napoli: "E' surreale. L'amore dei tifosi è
incredibile e quindi esco poco per la città ma la mia routine è
semplice. Qui in Italia però si mangia meglio e il clima aiuta
la vita. Nel lavoro sono ossessionato dal recupero. Faccio bagni
di ghiaccio, trattamenti di luce rossa, camera fredda. Lo faccio
perché voglio stare bene e voglio giocare altri dieci anni.
Conte tecnico? Lo adoro, è passione pura, tatticamente
straordinario. Non ho bisogno di carezze, ma di qualcuno che mi
spinga sempre".
McTominay ha parlato anche del suo addio al Manchester
United, club in cui è cresciuto sin da ragazzo e che ha lasciato
18 mesi fa per l'avventura a Napoli: "Nel mio ultimo anno a
Manchester - ha detto - ho segnato dieci gol e abbiamo vinto una
coppa. Non si può dire che non stessi facendo bene. Quando
giochi allo United sei sotto una lente d'ingrandimento continua
e tutto sembra amplificato. Ma lì i minuti te li devi
guadagnare, come ha fatto Bruno Fernandes. A Manchester mi hanno
dato tutto: nutrizione, allenamenti, supporto tattico. Le
condizioni per avere successo c'erano, ma se giochi sempre,
segni e senti parlare bene di te, tutto diventa più naturale".
Ultimo passaggio sul suo italiano: "Non è perfetto, ma ci
provo. Riesco a dire qualche frase dopo le partite, sto
studiando e miglioro, una volta con un giardiniere abbiamo
parlato 25 minuti solo in italiano, dopo lo Scudetto".
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2 giorni fa
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