Il capitano del Bologna sul taccuino già da un anno. Troverebbe i connazionali McTominay e Gilmour
Vincenzo D'Angelo
4 aprile - 07:49 - MILANO
Un anno dopo, nulla è cambiato. Almeno per quel che riguarda l’interesse del Napoli per Lewis Ferguson, capitano del Bologna. Era uno degli uomini finiti nel mirino azzurro a inizio 2024, nei primi giorni del progetto di rifondazione. Lewis incantava col Bologna: un giovanissimo leader che sapeva abbinare benissimo qualità e quantità. Un punto di riferimento per Thiago Motta in campo e per tutti i compagni nello spogliatoio. Questione di personalità, oltre che di talento. Il Napoli si era mosso in grande anticipo, ma ogni discorso poi fu rimandato a fine stagione. E poi il silenzio, inevitabile. Ad aprile Ferguson si rompe il legamento crociato ed è costretto al lungo stop. Col Bologna in Champions e il Napoli in fase di rifondazione, non avrebbe avuto senso riallacciare un dialogo in estate.
di nuovo in pressing
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Ferguson è stato fermo 201 giorni, ma adesso è tornato quello di prima, forse ancora più forte a livello mentale. E nelle ultime tre partite si è ripreso la titolarità indiscussa, giocando sempre 90’, con la fascia al braccio. Lewis è ormai un figlio di Bologna, uno dei simboli della scalata degli ultimi anni. Quest’anno ha messo insieme fin qui 20 presenze tra Serie A (13), Coppa Italia (2) e Champions League (5), trovando un solo gol. Ora si candida a un finale di stagione da protagonista, col Bologna nuovamente in missione Champions e lui tornato in cima alla lista della spesa di tanti top club. Tra cui il Napoli, che la prossima estate dovrà finire il lavoro cominciato da Manna e Conte nel giugno 2024: serviranno almeno 7-8 rinforzi per il doppio impegno. E una rosa con 22 titolari. Anche per questo l’interesse per Ferguson è tornato d’attualità, a maggior ragione dopo aver inserito in rosa altre due stelle della nazionale scozzese. Lewis a Napoli troverebbe ad accoglierlo gli amici McTominay e Gilmour, pezzi pregiati del presente e del futuro azzurro. Toccherà alla società provare a convincere il Bologna a lasciarlo partire. Servirà un investimento importante, quello è sicuro. Ma le caratteristiche di Ferguson sono perfette per il tipo di giocatore che il Napoli sta cercando per la mediana che verrà.
situazione
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Insomma, lunedì sera al Dall’Ara ci sarà un osservato speciale. Vero, la partita è molto delicata e per gli azzurri rappresenterà anche un bivio importante (o se preferite un ostacolo) nella volata scudetto. Ma al di là di ciò che sarà, Manna e lo scouting azzurro comunque continueranno a lavorare a fari spenti sulla squadra per la prossima stagione. Ed è questo il periodo giusto per cominciare a muoversi, anche per evitare aste. Col Bologna in inverno si è discusso di Ndoye, mentre sono previsti nuovi contatti anche per Sam Beukema, altro obiettivo per la difesa. Il nome di Ferguson, invece, tornerebbe caldo soprattutto in caso di addio in estate di Anguissa. Per il camerunese il Napoli ha esercitato l’opzione del rinnovo biennale, anche se l’idea era di puntare a un nuovo accordo, più lungo e più oneroso. Frank però ha preso tempo, vuole valutare le offerte che gli arriveranno e ha fatto sapere di voler provare una nuova esperienza all’estero. Insomma, nulla di deciso, ma una sua cessione è un’ipotesi da tenere sul tavolo. E allora riecco Ferguson, lo scozzese tuttofare che abbina qualità e quantità, con una buona predisposizione per il gol e per l’assist: Lewis ormai conosce bene il calcio italiano, è giovane ma già maturo. E in estate potrebbe avvertire il desiderio di provare una nuova avventura, magari per provare a lottare per lo scudetto. Ferguson è un profilo perfetto per il Napoli che verrà. E insieme a McTominay e Gilmour formerebbe una piccola colonia scozzese sul Golfo, dove già quest’anno si è registrata un’impennata di turisti in kilt. Un altro incursore da Premier, tutto furore e qualità. Come piace a Conte.