'My Daughter's Hair' miglior film di Alice nella Città, premiato anche Gregorio Mattiocco con 'Bratiska'

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Tra i vincitori anche 'Anemone' di Ronan Day-Lewis e '2 Cuori e 2 Capanne' di Massimiliano Bruno

'My Daughter's Hair' di Hesam Farahmand è il Miglior film della 23esima edizione di Alice nella Città, il festival autonomo e parallelo alla Festa del Cinema di Roma. "Una storia di differenze sociali e instabilità economica, in cui non esiste una morale netta e definita, ed ogni gesto d’amore ha un prezzo da pagare. L’eccellente interpretazione di Shahab Hosseini, le ottime performance del resto del cast, unite a una costruzione narrativa riuscitissima, permettono allo spettatore di immedesimarsi nel dramma profondo di ogni singolo personaggio", recita la motivazione della giuria composta da 35 ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni. 'La piccola Amélie' di Liane-Cho Han e Maïlys Vallade si aggiudica la menzione speciale per aver portato sullo schermo "un racconto universale e intergenerazionale, unito a uno stile evocativo che tocca le corde più profonde del nostro cuore. Un film capace di restituirci il carattere fondante della nostra identità, ovvero la capacità di trattenere la bellezza e farla rivivere in noi attraverso la lente del ricordo".

Tra i vincitori anche Ronan Day-Lewis, figlio del tre volte premio Oscar Daniel Day-Lewis, che si porta a casa il premio Miglior opera prima per 'Anemone': "Ha realizzato un film audace, onirico, immersivo e dirompente, che dimostra una complessità e una completezza inusuali da riscontrare in un'opera prima. L'esperienza da pittore di Ronan è fondamentale per dare vita a un'atmosfera totalizzante, resa tale anche dal sonoro. Non di minore impatto è il glorioso ritorno sulla scena di Daniel Day-Lewis, che interpreta un personaggio il cui passato non lo ha mai abbandonato. Un passato segnato dal trauma della guerra, degli abusi e dall'assenza di un padre, i cui errori decide di non replicare", recita la motivazione. Premiato anche il regista e sceneggiatore Massimiliano Bruno, che vince il premio del pubblico al Miglior film del Panorama Italia. Il premio RB Casting al Miglior giovane interprete italiano va ad Adalgisia Manfrida per 'Ultimo schiaffo': "È un grande onore per questa giuria premiare un'interprete dotata di un sottile strumento attoriale, capace di coniugare una sorprendente spontaneità con un controllo scenico maturo e ben strutturato. Adalgisa Manfrida, nel bel film 'Ultimo Schiaffo' di Matteo Oleotto, ci ha regalato momenti di puro divertimento nei toni brillanti e ci ha profondamente toccato nei passaggi più intimi e dolorosi". Manfrida si aggiudica anche il premio Unita Under 35 "per la sensibilità e l'intelligenza attoriale, sottile e ironica, per l'intensa fierezza che ha donato al suo personaggio, rompendo schemi e confini della quarta parete. Per l'energia contagiosa che emana da tutto il suo lavoro, il Premio Unita Under 35 per Alice nella Città va ad Adalgisa Manfrida assieme alla tessera onoraria di U.N.I.T.A.: benvenuta e grazie per averci regalato Petra".

Il premio per il Miglior Cortometraggio internazionale della sezione 'Onde Corte' va a 'Rage' di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat, assegnato da una giuria composta dal regista Kenneth Lonergan (Presidente), dalla sceneggiatrice Francesca Serafini e dall’attrice e regista Alissa Jung. "Due autori che a dispetto della giovanissima età mostrano un totale controllo e grande consapevolezza nel loro modo di scrivere e di girare. Abbiamo molto apprezzato la delicatezza con cui quella 'furia', che dà il titolo alla loro storia e crea da subito tensione narrativa, si esprima solo attraverso una struggente richiesta d’amore da parte da parte di Eric. Un personaggio che viene seguito nella sua fuga e il suo ritorno a casa con sapienti movimenti di macchina, senza alcun compiacimento. I due registi riescono a caratterizzarlo anche nelle sue dinamiche famigliari con profondità e verità. Una verità che commuove e che lascia ben sperare per il loro futuro di cineasti e per le sorti del cinema in generale che gli unici effetti speciali di cui ha davvero bisogno sono quelli che si nascondono dentro i personaggi quando si ha la curiosità di mettersi al loro ascolto", recita la motivazione.

Il giovane Gregorio Mattiocco vince il premio Raffaella Fioretta per il Miglior cortometraggio del Panorama Italia con 'Bratiska', assegnato da una giuria composta di registi Riccardo Milani (presidente onorario), Maria Sole Tognazzi, Fabio Mollo, Paolo Strippoli. Il riconoscimento avrà un riconoscimento di 3.000 euro che andrà al regista. "Per una scrittura consapevole della forma del cortometraggio, capace di centrare, in perfetto equilibrio tra commedia di formazione e dramma sociale, un tono che ricorda il miglior cinema di Ken Loach. Per una regia attenta al lavoro con gli attori, diretti senza sbavature di maniera, che tradisce una passione necessaria per i personaggi del proprio racconto", recita la motivazione. Mattiocco si porta a casa anche il premio Rai Cinema Channel, assegnato da una giuria di studenti Rufa coordinata da Rai Cinema a uno dei corti italiani provenienti dalle diverse categorie dal programma Panorama Italia. "È un ritratto emotivo e profondamente radicato nel sociale, che affronta il tema dell’immigrazione e delle dinamiche familiari spezzate. Attraverso una regia puntuale, una sceneggiatura incisiva e una fotografia evocativa, Mattiocco cattura con maestria la loro lotta, con empatia e realismo", recita la motivazione.

Una menzione speciale va ad 'Astronauta' di Giorgio Giampà "per la capacità di raccontare con dolcezza e autenticità il rapporto tra un padre e una figlia, in uno spiraglio di vita che trasforma i sogni infranti di ieri nella promessa luminosa di domani". La seconda menzione è assegnata a 'Fiori Cadono' di Ludovica Galletta, "per la cura con cui l’immagine tesse le trame del ricordo, sull’orlo della decadenza ma con la certezza che esista ancora un futuro a cui guardare. L’albergo del film si trasforma in uno spazio universale e la sua narrazione volutamente poco densa permette a ogni spettatore di esplorarlo in libertà, e di riempirlo degli odori e delle immagini del proprio passato. Il premio Onde Corte - Premio del Pubblico va a 'Tempi supplementari' di Matteo Memè, mentre il premio Onde Corte Academy a 'Mix Estate '83' di Cristian Vassallo, studente di Naba, Nuova Accademia di Belle Arti, "per la delicatezza con cui rivisita un tempo personale e collettivo, intrecciando memoria e immaginario visivo, dando voce ad un’estate che si fa specchio di desideri, fughe e ritorni. Per la forza del linguaggio cinematografico che, nella compattezza della forma breve, riesce a suggellare un universo intimo eppure aperto al pubblico, restituendo l’effimero come testimonianza di trasformazione. Il comitato di selezione assegna questa Menzione Speciale a Mix Estate ’83 di Christian Vassallo, come riconoscimento al coraggio creativo e alla sensibilità narrativa che ne fanno un progetto degno di attenzione".

Il premio Premiere Film va a 'Il Velo' di Cristian Patanè, il riconoscimento è attribuito al miglior cortometraggio senza distribuzione festivaliera e vincerà un anno di distribuzione gratuita in tutto il mondo. Un riconoscimento assegnato "per la capacità di costruire una storia che in pochissimi minuti, senza dialoghi, racconta un’intera vita di rinunce, un personaggio con un enorme conflitto interiore che nessuno può conoscere, una relazione impossibile da vivere alla luce del sole, e l’ultima, scandalosa, opportunità di diventare finalmente se stessi". Il premio Film Impresa Under 35 va a 'Bagarre' di Sarah Narducci. Il riconoscimento è nato dalla collaborazione tra Alice nella città e Premio Film Impresa, la manifestazione di Unindustria che promuove il racconto audiovisivo del lavoro e dell'innovazione imprenditoriale. "Questo premio, alla sua prima edizione, va a Bagarre di Sarah Narducci che in pochi minuti tratteggia un mobile spaccato giovanile contemporaneo facendo dell’amicizia femminile un cristallo dai chiaroscuri sconosciuti, grazie anche alla notevole fotografia di Marlene Bialas".

Il premio Andromeda va a 'Ciao Varsavia' di Diletta Nicolantonio, assegnato da Andromeda Film a uno dei cortometraggi italiani selezionati nella sezione Onde Corte Panorama Italia per sostenere i giovani autori e registi emergenti. Prevede un contributo economico di 5.000 euro, che sarà erogato a fronte di una prelazione e/o opzione in favore di Andromeda Film per la realizzazione di un progetto futuro. "Ci accompagna in un viaggio intimo e silenzioso dentro la fragilità e la forza di una giovane donna che cerca di ricucire il proprio rapporto con il corpo e con il mondo. La regista sceglie di guardare la ferita senza paura, con uno sguardo che sa essere insieme tenero e implacabile, capace di restituire dignità e verità a ciò che spesso resta invisibile. Ogni inquadratura respira, ogni silenzio pesa come una confessione trattenuta. La regista non filma il dolore, ma la sua trasformazione: la lenta rinascita di chi impara che guarire non significa cancellare, ma accogliere. Premiarla significa riconoscere una voce che sa trasformare la fragilità in linguaggio, il silenzio in resistenza, e il cinema in atto d’amore verso l’essere umano".

Il premio Notorious va a Lorenzo Garofalo per la categoria Miglior Soggetto di Film e Chiara Biava per la categoria Miglior Concept di Serie. Il riconoscimento è rivolto a giovani sceneggiatori under 35 ed è suddiviso in due categorie: Notorious Movies dedicata a concept per lungometraggi e Notorious Series dedicata a concept per serie televisive. Il premio per i due vincitori consisterà in un incarico di sviluppo del concept.

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