"Non c'è una sola persona che abbia
avuto una parola negativa" su Diogo Jota. "La mia gente è sotto
choc". E' quanto ha affermato il tecnico portoghese, José
Mourinho, in un'intervista radiofonica, unendosi al cordoglio
unanime in Portogallo per la tragica scomparsa di Diogo Jota,
attaccante del Liverpool e della nazionale lusitana, con il
fratello André Silva, nell'incidente stradale avvenuto giovedì a
Zamora, in Spagna.
Mourinho ha rivolto un pensiero commosso alla famiglia, che
sta affrontando il grande dolore: "In questo momento, si pensa
ai genitori, ai figli, alla moglie, ed è una tristezza molto
grande. Per loro e per il mondo del calcio, le manifestazioni
sono tante ma, in fondo, sono stati loro due ad andarsene e
avevano un futuro fantastico davanti. E Diogo è quello che
rappresenta tutto ciò che mi piace", ha detto l'allenatore. "Lui
non ha inseguito la fama, è stata la fama ad andargli dietro,
per lo sforzo e per il lavoro", ha aggiunto. "Sono misteri della
vita che facciamo fatica a capire".
Il tecnico portoghese ha anche rievocato la memoria di Rui
Filipe, giocatore del Porto, scomparso in un'incidente d'auto
nel 1994, una tragedia che gettò la squadra nel dolore.
"All'epoca, il Porto è stato campione in un momento di
sofferenza e di molta unione", ha ricordato Mourinho. "Le
persone si uniscono per cercare di soffrire non da sole, ma in
gruppo", ha concluso.
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