La federazione internazionale
del Nuoto, 'World Aquatics', ha discusso la possibilità di
rivedere le proprie regole sull'età minima per la partecipazione
alle sue competizioni, a seguito dell'impressionante prestazione
della nuotatrice cinese dodicenne Yu Zidi ai Mondiali di
Singapore. "Esamineremo la situazione e valuteremo se dobbiamo
fare di più o se siamo soddisfatti della nostra attuale
posizione", ha dichiarato Brent Nowicki, Ceo di World Aquatics,
durante una conferenza stampa svoltasi oggi alla presenza di
molti media.
"Non pensavo di dover mai rispondere a questa domanda. I
nostri limiti minimi sono così rigidi che non pensavo che una
dodicenne li avrebbe raggiunti", ha detto quando gli è stato
chiesto della presenza di Yu Zidi ai campionati iridati di
Singapore. La nuotatrice cinese, nata nel 2012, gareggerà questa
settimana nei 400 misti e nei 200 farfalla, e lunedì scorso ha
quasi raggiunto il podio nei 200 misti dopo una gara molto
competitiva.
Secondo le attuali normative, gli atleti devono avere almeno
14 anni per partecipare ai Mondiali, ma possono essere concesse
esenzioni se, come nel caso di Yu Zidi, raggiungono in anticipo
minimi sufficientemente elevati. "È chiaramente veloce. Potrebbe
essere qualcosa di davvero interessante da seguire a livello
sportivo - le parole di Nowicki -, ma ora credo che dobbiamo
farci delle domande e se sia il caso di mettere in atto altre
misure".
La dodicenne studentessa Yu Zidi, soprannominata in patria "la
bambina d'acciaio", aveva già stupito il mondo del nuoto a
maggio, ai campionati cinesi quando aveva ottenuto tempi
impressionanti. In particolare, aveva nuotato i 400 metri misti
in 4 '35"053, un tempo che le avrebbe permesso di arrivare
quarta nella gara dell'Olimpiade di Parigi.
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