"Dedico questa vittoria a mia madre,
che mi ha portato in piscina, a mio padre e a mio fratello che
mi sostengono da sempre. Io non ho mai mollato nei momenti di
difficoltà ed è sempre stato questo il mio mantra. Sapevo che
oggi potevo vincere, perché nei 50 è importante essere veloci".
Commosso fino alle lacrime Simone Cerasuolo si gode il suo
giorno magico che lo ha portato sul tetto del mondo nei 50 rana.
"Ieri sera ho chiamato mio padre e lui mi ha sostenuto -
racconta il campione di Imola -, spinto, dicendomi che se sono
veramente forte dovevo farcela. Il mio sogno è sempre stato di
poter gridare di essere campione del mondo: ce l'ho fatta. Il
nuoto è la mia passione, la mia vita. Io ho dedicato tutto a
questo sport".
Poco social e molto riservato, il nuotatore tifoso della Juve
e appassionato di formula 1, ha riservato i primi pensieri dopo
il trionfo a Singapore a mamma Marinella, di professione chef e
papà Angelo maresciallo.
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