Prosegue la mobilitazione delle
lavoratrici e dei lavoratori di Lidl Italia. Nonostante
l'adesione massiccia allo sciopero nazionale del 24 maggio - con
oltre l'80% di partecipazione e punte del 100% in molti punti
vendita chiusi in tutta Italia - la multinazionale tedesca dei
discount continua a rispondere con un assordante silenzio alle
richieste delle lavoratrici e dei lavoratori. Nessuna ripresa
del tavolo di trattativa, nessun segnale di apertura verso la
definizione di un Contratto integrativo aziendale dignitoso.
Lo scrivono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che
esprimono profonda delusione e denunciano una totale mancanza di
rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, che
continuano a subire condizioni di lavoro difficili,
caratterizzate da orari part-time, elevata flessibilità, carichi
e ritmi di lavoro insostenibili. Lidl, pur vantando risultati
economici eccezionali negli ultimi cinque anni - con utili per
oltre 1,3 miliardi di euro ante imposte - ha presentato finora
solo offerte simboliche, come 150 euro annui di buoni spesa,
senza accogliere le richieste di un aumento salariale fisso o di
un premio di risultato o del riconoscimento dei buoni pasto ne
ha agito per un miglioramento dell'organizzazione del lavoro.
Le organizzazioni sindacali tengono aperto lo stato di
agitazione e proclamano una nuova giornata di sciopero, di cui
saranno definite la data e le modalità. Nel frattempo, invitano
delegate e delegati a indire assemblee in tutti i luoghi di
lavoro nella giornata del 27 giugno 2025, con un unico punto
all'ordine del giorno: la prosecuzione della mobilitazione fino
a quando l'azienda non riaprirà il tavolo di trattativa e
fornirà risposte concrete e soddisfacenti.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs confermano la
determinazione a difendere i diritti delle lavoratrici e dei
lavoratori Lidl Italia, ribadendo che solo un contratto
integrativo dignitoso potrà garantire il riconoscimento del
valore e dell'impegno di chi ogni giorno contribuisce al
successo dell'azienda.
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