Al Transport Logistic di Monaco il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha presentato il sistema di trasporto a levitazione magnetica. Previsto un test track sperimentale di circa 10 km tra Padova e Venezia
È stato presentato in Germania, al Trasport Logistic di Monaco, ma dietro a Hyper Transfer c'è un gruppo di lavoro italiano. Si tratta di un progetto avveniristico che promette di collegare Milano e Venezia (passando da Verona e Padova) in 15 minuti, o il capoluogo lombardo con Roma in mezz'ora esatta, a zero emissioni di CO2. E anche se, verosimilmente, i tempi per il completamento dell'intera tratta non saranno veloci come questo sistema di trasporto a levitazione magnetica, dal palco del Messe München (la fiera monegasca, ndr) il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato l'inizio della fase operativa, con il passaggio dalla carta ai primi test sul campo. "Il Veneto è la culla di questa rivoluzione – ha sottolineato l'attuale inquilino di Palazzo Balbi – È qui che tutto è iniziato con la firma del Protocollo d'Intesa del 16 marzo 2022 tra la nostra Regione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Concessioni Autostradali Venete (Cav), in collaborazione con Italferr - Gruppo Ferrovie dello Stato, Università di Padova, Webuild (a cui, all'inizio del 2024, venne affidato lo studio di fattibilità) e Leonardo. È qui che verrà ora costruito il primo test track sperimentale di circa 10 chilometri tra Padova e Venezia, che rappresenta un passaggio chiave: dal concetto alla verifica sul campo, su scala 1:1, delle tecnologie impiegate".
hyper transfer: i dettagli del progetto
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Milano e Venezia sono divise da oltre 250 chilometri. Per coprirli, al momento, servono non meno di 2 ore e 30 minuti sia viaggiando in auto, lungo l'A4, sia utilizzando uno dei numerosi treni ad alta velocità che percorrono quotidianamente la tratta. In futuro questi tempi potrebbero essere ridotti drasticamente, fino ai 15 minuti ipotizzati, grazie a un sistema innovativo (che, secondo le previsioni, dovrebbe garantire un consumo energetico inferiore del 60% rispetto all'aereo) e sostenibile (l'obiettivo è di garantire un abbattimento del rumore fino a 70 decibel) ideato per il trasferimento di merci containerizzate e di persone attraverso le capsule a levitazione magnetica sviluppate per viaggiare fino a una velocità massima di 1.223 km/h all'interno di condotti a bassa pressione. "Non stiamo parlando di un'infrastruttura riservata a pochi – ha aggiunto Zaia – ma di una tecnologia che un domani potrà diventare lo standard anche in altri territori, in Italia e all'estero, compresi i Paesi in via di sviluppo, dove il bisogno di reti infrastrutturali moderne si accompagna all'urgenza di sostenibilità e resilienza. Siamo pronti ad accogliere stakeholder, investitori, enti di ricerca e governi che vorranno collaborare o replicare il modello".
hyper transfer: le prospettive per il futuro
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Le complessità non mancano, sia da un punto di vista infrastrutturale sia tecnologico, ma a Venezia si guarda con fiducia al lavoro svolto (con 5mila pagine di documentazione prodotta) nei mesi scorsi. Ora, in seguito alla presentazione del progetto al di là dei confini nazionali, si cercherà di stringere i tempi con l'obiettivo di rispettare la scadenza del 2026 (annunciata al momento della sottoscrizione del Protocollo d'Intesa fra la Regione Veneto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Concessioni Autostradali Venete) per l'attivazione di un test track sperimentale che avrà il compito di mettere alla prova ogni componente, dalle capsule ai sistemi di sicurezza, fino alla gestione dell'energia ("Si tratta di un sistema che può produrre più energia di quanta ne consuma, grazie all'integrazione di pannelli fotovoltaici lungo il tracciato" ha affermato Zaia). L'investimento per la realizzazione dello studio di fattibilità è stato pari a 4 milioni di euro, mentre il valore stimato del progetto Hyper Transfer si attesta sugli 800 milioni di euro. Le finalità di questa iniziativa ricalcano, quantomeno in parte, quelle del programma Hyperloop Alpha ideato e promosso da Elon Musk, mentre in ambito ferroviario è già realtà e corre veloce (fino a 320 km/h) il treno giapponese Shinkansen.