Tra entrate e uscite, reparto rivoluzionato: il sudcoreano può diventare un’opzione, Cambiaso e Udogie i preferiti sulle fasce
Ma dove vai se la difesa non ce l’hai? Il Milan ha chiuso l’ultima Serie A con il terzo migliore attacco (61 gol), ma anche con la settima retroguardia (43 reti incassate). E da tre anni non riesce a mantenere la propria porta sotto la soglia dei 40 gol subiti in campionato. I numeri non mentono e sia Igli Tare che Massimiliano Allegri lo sanno bene: per tornare competitivo, il Diavolo deve innanzitutto ritrovare solidità. Cambiando mentalità e stile di gioco, certo. Ma anche rivoluzionando il reparto nei singoli. Il nuovo duo rossonero, diesse e allenatore, si sono confrontati sulle caratteristiche della difesa attuale, cosa c’è e cosa manca, stilando una lista di nomi possibili. Il mercato, però, è fatto anche di opportunità inattese. E una di queste si chiama Kim Min-Jae, centrale sudcoreano che nell’unico anno in Serie A ha contribuito allo scudetto del Napoli di Spalletti.
alla porta
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Kim si è appena laureato campione di Germania con il Bayern Monaco, ma in Baviera non si è ripetuto sui livelli visti in Italia. Ecco perché il club tedesco ha deciso di dargli il benservito, chiedendo tra l’altro “aiuto” a un noto agente italiano per trovare una nuova sistemazione al sudcoreano proprio in Serie A, il campionato in cui ha vissuto la miglior stagione della sua carriera. E tra le mete possibili, è emersa Milano, sponda rossonera, soprattutto per la stima che ha Max Allegri per Kim.
formula e ostacoli
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Il Bayern ha messo alla porta l’ex Napoli e questo può favorire un’eventuale trattativa. Ma ci sono anche parametri economici che rendono complicato a oggi l’incastro. Il primo: i bavaresi al momento non aprono al prestito e per non fare minusvalenza devono cedere Kim a una cifra superiore ai 30 milioni di euro. Ma siamo a inizio giugno e chissà che lo scenario non muti con l’avanzare dell’estate. Il secondo: un ingaggio molto, molto alto (con i bonus, si arriva a 8-9 milioni all’anno). Il difensore - tra l’altro - ha un contratto col Bayern fino al 2028, il che rende complicato anche spalmare lo stipendio su di un accordo più lungo. La soluzione? Chiedere una mano proprio ai tedeschi. Che sia aprendo al prestito o partecipando all’ingaggio, magari con una buonuscita in caso di cessione permanente.
cessioni
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Se Kim per ora resta più una suggestione che un affare caldo, il Milan ha comunque un piano per rivoluzionare la propria difesa. Anche perché le uscite previste non sono poche. Ieri sono rimbalzate voci di una piccola apertura di Theo Hernandez all’Al-Hilal: i rossoneri, che hanno già accettato l’offerta da 30 milioni dei sauditi per il cartellino, ci sperano. Ma anche se il francese dovesse dire definitivamente no all’Arabia, difficilmente rimarrebbe a Milano con il contratto in scadenza nel 2026. Una soluzione in Europa prima o poi si troverà. Chi ce l’ha a portata di mano, sebbene non ci sia ancora una vera proposta ufficiale, è Malick Thiaw, su cui c’è il Leverkusen. Per Florenzi (svincolato) e Walker (improbabile venga riscattato) il futuro è lontano da Milano, mentre le posizioni di Emerson Royal e Tomori sono in bilico e la loro permanenza o meno dipenderà dal mercato.
in entrata
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Chi partirà andrà sostituito. Probabile, dunque, che gli arrivi siano più di uno per ruolo. Sulle corsie laterali le prime scelte sono Cambiaso (Juve) e Udogie (Tottenham), al centro - sogno Kim a parte - Gila (Lazio), Leoni (Parma), Comuzzo (Fiorentina) e Djimsiti (Atalanta). Siamo ancora ai preliminari, ma il Milan è pronto ad alzare il muro.