(di Francesco Gallo)
Michael Douglas ha ottant'anni,
ma non li dimostra affatto. Fin qui niente di strano, calcolando
la longevità del padre morto a 104 anni. L'attore, regista e
produttore, due volte premio Oscar, a Taormina dove riceve
stasera il Taormina Excellence Achievement Award al Teatro
Antico, sembra del tutto rilassato sia alla masterclass con gli
studenti sia poi nell'incontro ristretto con la stampa. Ma,
nonostante questo, non manca di togliersi qualche sassolino
dalle scarpe. Parla del padre, della sua carriera, del suo Paese
di cui si vergogna, di 'Qualcuno volò sul nido del cuculo' che
produsse, ma anche di 'Basic Istinct' e delle sue fortune e
sventure.
"Sono nato in un anno molto difficile, il 1944 - dice alla
platea degli studenti - , ma oggi le cose vanno molto peggio. Ci
sono tante guerre e non si parla d'altro che di budget a livello
militare. In tutto questo il mio Paese ha una grande
responsabilità per il caos in cui viviamo e così io quando mi
trovo con persone di altre nazioni mi scuso sempre con tutti".
Per quanto riguarda la sua carriera, si capisce che l'ha
affrontata con una certa difficoltà: "L'ho fatta per una certa
rivalsa verso i miei genitori, entrambi attori. Ma io sono
sempre un attore di seconda generazione: dovevo così dimostrare
più degli altri, trovare la mia identità. Finalmente sono uscito
dall'ombra di mio padre quando ho vinto l'Oscar con 'Qualcuno
volò sul nido del cuculo'. Solo allora mi sono sentito
riconosciuto anche considerando che mio padre è stato in corsa
tre volte per gli Oscar, ma non l'ha mai vinto. Insomma non è
vero che se sei figlio di una star hai la strada spianata, per
averla devi correre con le tue gambe".
Il più grande colpo di fortuna della vita di Michael Douglas?
"Sposare mia moglie, Catherine Zeta-Jones. Ricordo di aver letto
un articolo di una rivista che stava girando un film con Sean
Connery e che le piacevano gli uomini più grandi e così mi sono
fatto avanti".
Torna poi a parlare di Donald Trump. "L'immigrazione è oggi
un problema in ogni paese, anche in Italia. Ma lui ha creato un
tale dramma di questa situazione dicendo che tutti gli immigrati
sono assassini e stupratori. E questo prima di essere eletto. Ha
martellato con questi temi per mesi e mesi e così quando è
diventato presidente, è stato in grado di creare un potere
esecutivo dicendo che gli Stati Uniti erano minacciati.
L'immigrazione certo è un problema, ma per lui è stata benzina
per il suo motore".
Sulla celebre scena in cui Sharon Stone accavalla le gambe in
'Basic Istinct' ricorda: "Paul Verhoeven aveva fatto un sacco di
audizioni, ma essendo olandese e molto calvinista aveva
difficoltà a trovare un'attrice disposta a mostrare le sue
nudità. Poi per fortuna arrivò la Stone ed è stata fantastica.
Abbiamo provato per una settimana ed è andato tutto alla grande
e senza intimacy coordinator" .
A proposito della generazione Z, dice: "Mio figlio minore ne
fa parte, è una generazione verso cui nutro grandi speranze.
Spero davvero che riescano a migliorare politicamente tutto e
ripulire questo casino che abbiamo fatto. La nostra politica è
corrotta, il denaro è diventato troppo importante nelle nostre
democrazie".
Qualcuno chiede a Michael Douglas: "Cosa le ha detto suo
padre quando ha vinto il tuo primo Oscar come miglior attore?".
La risposta: "Mi ha detto solo: se avessi saputo che avresti
avuto così tanto successo, sarei stato più gentile con te".
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