Meloni: “Riforma giustizia procede, messo in conto conseguenze”

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La premier in un'intervista sul caso Almasri: "Surreale io archiviata, miei ministri non governano a mia insaputa"

Giorgia Meloni - (Ipa) Giorgia Meloni - (Ipa)

07 agosto 2025 | 00.11

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Caso Almasri, giustizia, dazi, ponte sullo Stretto di Messina e regionali. Sono molti i temi, più o meno caldi, affrontati in un'intervista dalla premier Giorgia Meloni.

Caso Almasri

''Sul caso Almasri ho detto quello che penso. Considero surreale la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano, che hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani. E considero ancora più surreale il fatto che, invece, per me si chieda l'archiviazione. Perchè i miei ministri non governano a mia insaputa e io non sono Alice nel paese delle meraviglie, sono il capo del governo e non sono, diciamolo, neanche un Conte qualsiasi, che faceva finta di non sapere cosa facesse il suo ministro degli Interni. Dopodiché a me, ovviamente, non sfugge che la riforma della giustizia procede a passi spediti e, diciamo così, ho messo in conto eventuali conseguenze'', ha detto Meloni in una intervista al Tg5.

Ponte Messina

"Sono fiera che abbiamo fatto noi dopo decenni che se ne parlava il Ponte dello Stretto. E' stato approvato oggi al Cipess il progetto definitivo e quindi ora si potrà partire. Tutti dibattiti che in Italia sono stati fatti per decenni, poi è arrivato un governo che si è messo a fare le cose delle quali gli altri parlavano".

Regionali

"Non ho dubbi sul fatto che troviamo la quadra, lo abbiamo sempre fatto. La differenza fondamentale tra noi e gli altri è che noi stiamo insieme per scelta, non stiamo insieme per costrizione e non stiamo insieme per necessità o perché non abbiamo scelta. Stiamo insieme perché condividiamo una visione del mondo, abbiamo sempre trovato soluzioni e troveremo soluzioni anche stavolta".

Dazi

Sui dazi "la competenza è della Commissione europea, che adesso sta trattando su eventuali prodotti che potrebbero rientrare nelle esenzioni rispetto alle tariffe. Anche in questa trattativa l'Italia farà del suo meglio per tutelare i suoi interessi nazionali, anche considerando che molti dei prodotti che sono simbolo dell'export italiano in realtà sono impossibili da sostituire con produzioni interne americane, banalmente perché sono prodotti unici e ovviamente anche questo lo stiamo facendo notare", ha detto la presidente del Consiglio.

"Ma - ha proseguito - quello che stiamo facendo noi e che dobbiamo fare soprattutto è continuare ad aiutare le nostre imprese e i nostri produttori. Lo abbiamo fatto negli ultimi giorni, ad esempio mettendo un altro miliardo di euro sulle filiere agroalimentari e approvando un importante pacchetto di semplificazioni che era quello che le nostre aziende chiedevano. Continuiamo a stare al fianco dei nostri produttori", ha concluso.

Roma Capitale

"Per decenni si è discusso della necessità di dotare la Capitale d’Italia Roma di uno status speciale, di una capacità legislativa. Poi non è mai stato fatto. Sono fiera che lo abbiamo fatto noi finalmente", ha detto ancora Meloni.

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