"Jacobs? Non l'ho sentito. L'unico
problema che ho io con lui è che ho letto che gli manca la
scintilla, questa è l'unica cosa che mi preoccupa. Poi tutto il
resto sono cose che capitano, le persone si possono fraintendere
e poi chiarirsi dal vivo. Il 2026 l'anno per la sua rinascita?
Lo spero proprio, aspettiamo". Così il presidente della Fidal,
Stefano Mei, a margine del convegno nazionale Asc dal titolo
"Sport, giovani e futuro: strategie condivise per le nuove
generazioni" a Roma, torna sulla vicenda legata a Marcell
Jacobs. Poi, parlando di talenti, Mei sottolinea come
"nell'atletica ci sono sempre stati. Da 5 anni a questa parte la
Federazione di atletica ottiene risultati. Battocletti è un
esempio calzante di cosa è l'atleta moderno: versatile, sempre
disponibile e anche una star internazionale perché dovunque
andiamo è considerata una stella. Non ha vinto le Olimpiadi o i
mondiali, ma parliamo sempre dell'atletica leggera che ha 214
Paesi affiliati alla federazione internazionale. Il peso
specifico dell'atletica non ha eguali e sorrido quando qualche
dirigente parla del medagliere dell'atletica e poi quegli stessi
protagonisti di quello sport vengono da 6 Paesi al massimo
perché possono essere giocati o praticati solo da un certo tipo
di ceto sociale", conclude.
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2 ore fa
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