Lo spagnolo non ha ancora conquistato tutto il pubblico italiano, ma in Toscana i fischi sembrano diminuiti e lo stesso Marc appare più rilassato rispetto a sei anni fa
Federico Mariani
23 giugno - 17:22 - MILANO
Non si può parlare di pace fatta tra Marc Marquez e il pubblico italiano. Al Mugello sono arrivati diversi fischi verso spagnolo, dominatore assoluto del GP d’Italia tra qualifiche, Sprint e gara. Tanti tifosi ricordano la faida con Valentino Rossi anche a distanza di 10 anni da quel turbolento Mondiale MotoGP, senza concedere al pilota Ducati la minima redenzione. Eppure qualcosa sembra essere cambiato. Da un lato, come ha ammesso Marquez, l’intensità della contestazione è calata rispetto agli altri anni. Dall’altra parte, però, è proprio Marc ad aver mutato atteggiamento.
furia
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Non è la prima volta che lo spagnolo trionfa in Italia dopo la rottura totale con Rossi. Oltre all’ultimo centro al Mugello, l’otto volte iridato ha colto tre successi a Misano. E proprio sulla pista romagnola, nel 2019, Marquez diede vita a uno sfogo clamoroso. Fischiato sonoramente per tutto il GP di San Marino, prove comprese, un Marc nervoso battibeccò proprio con Valentino durante le qualifiche, aumentando la tensione. In gara lo spagnolo della Honda piegò Fabio Quartararo dopo un duello spettacolare all’ultimo giro e, una volta arrivato al parco chiuso, sotto al podio, si lasciò andare a un’esultanza feroce, mai vista prima da parte del fuoriclasse catalano. Urlando tutta la sua gioia, Marquez indicò più volte il terreno, come a sottolineare di aver vinto in un contesto ostile, nella tana di un nemico. Marc giustificò quel festeggiamento fragoroso perché era reduce da due gare perse all’ultima curva, ma ammise: “L'episodio con Valentino mi ha dato una spinta in più”.
cambiamento
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Gli occhi spiritati di Marquez nel 2019 sono un ricordo lontano pensando a quanto visto domenica al Mugello. Lo spagnolo avrebbe potuto celebrare la vittoria numero 93 giocando con la propria tabella di gara. E invece no, Marc ha avuto un pensiero per i tifosi Ducati: sorprendente l’idea di piantare la bandiera del marchio bolognese proprio davanti ai sostenitori italiani. Un gesto motivato dal legame che Marquez ha stabilito con la stessa Ducati. Ma è diverso anche l’atteggiamento di Marc, come si intuisce dalle dichiarazioni rilasciate al Mundo Deportivo: “Non c'è bisogno di provocare. È meglio parlare in pista e dare lì il 100%”.