Continua la stagione da incubo in campionato delle squadre di Amorim e Postecoglu, entrambe appena sopra la zona retrocessione
Dal nostro corrispondente Davide Chinellato
16 maggio - 23:35 - LONDRA
Marc Cucurella tiene il Chelsea padrone del proprio destino nella volata per i posti Champions, nonostante la vittoria dell’Aston Villa. Manchester United e Tottenham, le sconfitte di questi anticipi della 37ª giornata, il loro posto Champions se lo giocheranno mercoledì nella finale di Europa League
chelsea-united 1-0
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Appena l’arbitro fischia la fine, ritardata da un invasore di campo, Enzo Maresca viene sommerso dagli abbracci della sua panchina e del suo staff. Sì, questa vittoria striminzita a Stamford Bridge sul Manchester United vale così tanto: il colpo di testa di Marc Cucurella al 71’ tiene i Blues padroni del proprio destino, sempre alla pari come punti con l’Aston Villa e sempre davanti per differenza reti con le due squadre ad una sola giornata dalla fine. Domenica 25 il Chelsea andrà a Nottingham contro il Forest, il Villa a Old Trafford contro lo United. Cucurella, col suo colpo di testa che ha riavviato il solito coro a base di paella e birra, ha firmato una vittoria fondamentale, una che permette ai Blues di riprende la marcia dopo il passo falso di Newcastle. Una vittoria comunque meritata in una partita grigia, in cui il Chelsea ha creato di più ma non ha dominato, sentendo sia la mancanza di un centravanti (Nico Jackson, l’unico sano in rosa, è squalificato e non sarà disponibile nemmeno per l’ultima partita) sia della creatività di trequartisti e esterni. Il gol è nato da uno splendido cross di Reece James, rilanciato come terzino destro, e da quell’intuito sottoporta che uno dei nuovi eroi di Stamford Bridge ha sviluppato durante la stagione. Il Chelsea sale così a 66 punti, come l’Aston Villa e come il Newcastle (domenica ospite dell’Arsenal con chance di arrampicarsi al secondo posto), con uno di vantaggio sul City (gioca martedì) e 4 sul Forest che domenica deve battere il West Ham per rimanere in corsa. Lo United galleggia al quintultimo posto, quasi alla fine della sua peggior stagione di sempre in Premier: solo l’Europa League potrebbe cambiare le cose
aston villa-tottenham 2-0
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Il primo tempo per creare, il secondo per concludere. L’Aston Villa piega due volte il Tottenham con Konsa e Kamara ma resta dietro il Chelsea nella corsa alla Champions. Salvo passi falsi del City martedì col Bournemouth, la qualificazione all’Europa che conta della squadra di Emery passa per una vittoria a Old Trafford nell’ultima giornata e un passo falso di chi sta davanti. Il successo nell’ultima stagionale a Villa Park, che sogna l’anno prossimo di ritrovare la sua squadra nell’Europa che conta, magari con Marco Asensio (applauditissimo) e Marcus Rashford (infortunato e già messo sul mercato dallo United, che vuole almeno 45 milioni di euro) ancora alle dipendenze di Unai Emery. Al Tottenham di questa partita non importava: l’unica che conta è la finale di Europa League di mercoledì con lo United, che oltre al loro primo trofeo dal 2008 (e il loro primo continentale dal 1984) vale anche un posto nella prossima Champions. Postecoglou ha schierato le riserve, tenendo fuori anche Vicario e Udogie, sperando che nessun altro si facesse male. Non è servito, visto che sia Sarr che il giovane Moore sono usciti per infortunio.