La navetta Orion della missione Artemis 2 è arrivata all’edificio di assemblaggio del Kennedy Space Center per affrontare la fase di integrazione sul razzo Sls ed eseguire numerosi test. Sono queste tappe fondamentali in vista del lancio, in programma non prima del 5 febbraio 2026, il cui obiettivo è riportare esseri umani nell'orbita lunare a più di mezzo secolo dalla conclusione del programma Apollo, nel 1972.
L’ultima volta che la Orion aveva percorso lo stesso tragitto era stato nel 2022 nell’ambito della missione Artemis 1.. La navetta ha lasciato l’edificio di assemblaggio del sistema di evacuazione, il dispositivo che si trova nella parte superiore della Orion e che si attiva in caso di problemi nelle prime fasi di lancio, e ha raggiunto l’edificio di assemblaggio finale sono previste le operazioni di integrazione all’enorme razzo Sls (Space Launch System) della Nasa.
Le operazioni di trasporto sono avvenute in modo regolare nonostante i tagli del personale Nasa dovute alle recenti scelte del governo Trump e al blocco delle attività federali dopo il primo ottobre perché le attività relative alle missioni Artemis 2, 3 e 4 erano state esentate dalle chiusure programmate.
Nell’edificio di assemblaggio sono inoltre previstae una serie di test con il futuro equipaggio, composto dal comandante Reid Wiseman, Victor Glover, Christina Koch e Jeremy Hansen, e delle simulazioni di lancio.
La missione Artemis 2 prevede il ritorno di astronauti nell'orbita lunare dopo oltre 50 anni,e che permetterà dipreparare la strada alla missione Artemis 3, il cui obiettivo è toccare il suolo lunare.
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