Luis Enrique: "L'Atalanta di Juric ha l'impronta di Gasp. Kvara? Vedremo..."

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Così il tecnico del Psg: "Vincere la prima di Champions è più difficile rispetto a ripetersi. Non sarà facile, ma siamo pronti"

Alessandro Grandesso

16 settembre - 14:50 - MILANO

E' un Psg incerottato quello che si appresta a scendere in campo, domani, al Parco dei Principi. I campioni d'Europa inseguono però con ambizione un bis che in Champions hanno realizzato solo il Real Madrid di Zidane e il Milan di Sacchi negli ultimi 45 anni. “Vincere la prima è più difficile di vincerne una seconda”, sentenzia Luis Enrique che non sa cosa aspettarsi dalla nuova Atalanta, che non è più quella del 2020, battuta solo allo scadere ai quarti di un'inedita final 8 in tempi di pandemia. E neppure quella che ha alzato l'Europa League due anni fa: “Ma vedo una squadra che mantiene la stessa filosofia del Gasp, allenatore che ho sempre apprezzato”, aggiunte Lucho. In ogni caso, il Psg rinuncia agli infortunati Dembélé, Doué e Beraldo, ma recupera Lee e probabilmente Kvaratskhelia. Il georgiano, uscito anzitempo domenica contro il Lens, è rimasto in sala per non forzare il polpaccio sinistro malandato per via di una tacchettata.

ambizione

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“Aspettiamo domani – spiega Luis Enrique -, per sapere quali sono le sue sensazioni e poi valuteremo e decideremo”. “In ogni caso - aggiunge capitan Marquinhos – chiunque vada in campo darà il massimo”. Anche perché l'Atalanta è un po' un'incognita, qui a Parigi: “Hanno cambiato l'allenatore – insiste Lucho -, hanno nuovi giocatori, ma rimane l'impronta di Gasperini anche perché Juric è stato un suo giocatore. E' una squadra aggressiva nel pressing che difende bene. E' sempre difficile giocare contro le squadre italiane. Cercheremo di fare il nostro gioco, avere il possesso del pallone, e abbiamo voglia di iniziare nel miglior modo”. Il Psg infatti punta al bis: “E' più difficile vincere la prima Champions – spiega il tecnico -, perché prima, i giocatori non pensavano di poterla vincere. Adesso invece abbiamo mostrato il cammino e tutti vogliono vincerla di nuovo. Non sarà facile, ma con questa mentalità e con il nostro livello ci proveremo con ambizione. In ogni caso siamo pronti per domani”.

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