Leonardo con Airbus e Thales, nasce big dello spazio

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L'Europa si muove per la conquista dello spazio. Airbus, Leonardo e Thales hanno siglato un accordo, relativo al progetto Bromo, con l'obiettivo di unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società. Si tratta di un colosso europeo da 6,5 miliardi di fatturato che ambisce a diventare un'alternativa ai giganti globali tra cui SpaceX e Starlink di Elon Musk. La collaborazione tra i tre gruppi punta a unire le forze per consolidare l'autonomia strategica dell'Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene dalle telecomunicazioni all'esplorazione, senza trascurare la ricerca scientifica e la sicurezza nazionale.

Si tratta di un "passo fondamentale verso la costituzione della nuova società per lo sviluppo dell'industria spaziale europea", spiegano Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus; Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo; Patrice Caine, presidente e amministratore delegato di Thales, annunciando l'intesa. La nuova società consentirà una "presenza europea - proseguono - più solida e competitiva all'interno di un mercato spaziale sempre più dinamico a livello globale".

L'operazione è in linea con le ambizioni dei governi europei che da tempo guardano con interesse al settore dei satelliti e dello spazio. Nel dettaglio la nuova società, che sarà operativa nel 2027 ed avrà sede legale a Tolosa, impiegherà circa 25.000 persone in tutta Europa, potrà contare su un fatturato annuo di circa 6,5 miliardi e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti. I team di lavoro della società saranno distribuiti in tutta Europa e in particolare in Germania, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito. La società intende "lavorare e operare come una entità paneuropea senza la chiusura di siti esistenti", sottolineano i tre gruppi nel corso di una conference call con i giornalisti.

Alla nuova società, Airbus contribuirà con i suoi business space systems e space digital, provenienti da Airbus Defence and Space; Leonardo contribuirà con la sua divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales parteciperà invece principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso. L'azionariato vede Airbus, con una quota del 35%, Leonardo e Thales il 32,5% ciascuno. La governance sarà sotto il controllo congiunto e bilanciata tra gli azionisti. C

on questa operazione sono previste sinergie per diverse centinaia di milioni di euro all'anno sul risultato operativo a partire dal quinto anno successivo dalla sigla dell'accordo. Si stima inoltre che il progetto sarà in grado di "accrescere i ricavi, sfruttando un portafoglio ampliato di prodotti e servizi, creando così un'offerta maggiormente competitiva con un incremento della portata commerciale globale", evidenziano i protagonisti dell'accordo. L'intenzione è quella di costruire una società che "sarà profittevole - aggiungono - fin dal primo giorno".

Sull'operazione arriva il plauso del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il quale sottolinea come l'intesa Airbus Leonardo Thales è la "strada giusta, lo abbiamo sempre detto e lo facciamo in ogni campo e dossier, favorire la nascita di campioni europei capaci di competere a livello globale". Un giudizio positivo è stato espresso anche dai sindaca Fim, Fiom e Uil. In attesa del "giudizio positivo dell'Antitrust, si tratta di una buona notizia per l'industria europea del settore spaziale e non solo". Sul fronte dell'Antitrust europeo i manager del gruppo hanno chiarito che il livello di concorrenza è "assolutamente assicurato ma sull'argomento discuteremo con la Commissione europea sulla base del primo esito dell'analisi".

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