Il pilota della Rossa al Gala di APM Monaco a Cannes: "Amo i dettagli e il bracciale con la data del mio podio preferito"
Ci sono giorni che valgono una vita. E il 26 maggio 2024 è uno di questi. Charles Leclerc lo porta sempre con sé, su un bracciale che luccica, che mostra con orgoglio e che definisce il suo preferito. Quel giorno di un anno fa, il principino della Ferrari ha realizzato un sogno, vincere sul circuito di casa, molto difficile e altrettanto glamour, primo monegasco della storia a riuscirci. "Negli ultimi due giri facevo fatica a vedere, per le lacrime. Lo dedico a mio padre che ha fatto di tutto perché fossi qui" disse, emozionatissimo, all’arrivo. Un trionfo di velocità e di cuore, quello che ha messo anche domenica scorsa a Imola senza successo e che gli fa dire "ci sono ancora delle cose da capire, ma non ho rimpianti".
Sincerità
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L’arte di voltare pagina e reagire alle defaillance è tra le prime nozioni che ti insegna e a cui ti allena lo sport. Così, anche se oggi, alla vigilia del “suo” GP, la Ferrari gira meno di un anno fa, Charles non ha perso il sorriso, né la voglia e le motivazioni. "Se volete una risposta sincera, devo dire che le nostre chance stavolta sono basse, serve un’impresa, la nostra macchina ha faticato moltissimo nelle curve lente e qui ci sono solo quelle, ma non molleremo mai", dice nella consueta conferenza stampa pre-qualifiche. Prima però si concede una serata di gala, su La Terreasse by Albane a Cannes, per APM Monaco, il brand di gioielli di Philippe Prette e la moglie Kika, che gli ha dedicato il bracciale preferito e di cui è global ambassador insieme all’attrice Eva Longoria, la Gabrielle di Desperate Housewives, e alla tiktoker americana Dixie D’Amelio. Una serata da star, a pochi passi dal Festival del Cinema più chic del mondo, per presentare la nuova linea Eté di gioielli: savoir-faire artigianale e lusso accessibile.

Questione di valori
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Passione, determinazione ed eleganza: APM Monaco ha scelto il pilota della Rossa per questo. È un campione Leclerc, non solo in pista. Cortese nei modi, misurato nelle parole, ama l’arte, il gelato, da sempre la musica (suona il pianoforte e scrive brani suoi) e la moda senza eccessi "perché è un modo di esprimersi senza parlare" lo ha imparato viaggiando con la F1 (ieri ha anche presentato la sua prima capsule collection firmata con Rocco Iannone per Ferrari Style ispirata al suo guardaroba). E se passione e determinazione sono il motore della sua vita. L’eleganza che va oltre i vestiti sa di verità: "È quando tutto è fluido, è vero. Sentirsi bene con se stesso, questo per me è l’eleganza". Elegantemente sportivo, classico e insieme contemporaneo. "Ho uno stile semplice, spero elegante e, in qualche modo, ricercato: provo sempre a curare i dettagli, rendono tutto un po’ più interessante".
Accessori
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I dettagli fanno sempre la differenza, che si parli di monoposto, alettoni, gomme come di look. In pole position ci sono gli accessori: "Non posso uscire da casa senza il bracciale, i miei anelli e l’orologio. Posso dimenticare qualcosa, ma non di indossare i bijoux: mi fanno sentire a posto, me stesso e a mio agio". Ed è qui che ci mostra il polso destro ed elegge il suo preferito: "Molto probabilmente il pezzo che hanno fatto per me, questo bracciale con la data della vittoria di Monaco dell’anno scorso: è molto speciale. Ma a parte questo che porto sempre, mi piace molto cambiare".

Blu come il mare
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E a Montecarlo cambia anche tuta. Ferrari e Puma rinnovano la tradizione delle tute speciali per i GP di casa. Stavolta Leclerc ne indossa una celebrativa quasi interamente bianca, arricchita da inserti blu, omaggio all’eleganza senza tempo del Principato, sinonimo di lusso, storia, prestigio, e al mare. Il blu è anche il colore preferito di Leclerc. Monaco è ispirazione. Per lui è anche casa, il posto migliore del mondo. Ne conosce ogni angolo e ogni curva. Qui ha scoperto la F1 e se n’è innamorato. Qui torna appena può, a fare le cose di sempre. "Io sono nato a Monaco, è sempre stata casa mia. Ci conosciamo tutti, quindi anche se sembra una grande città, anche se quando veniamo per il Gran Premio sembra tutto wow, alla fine quando tutti vanno via rimane la vita da villaggio. Ed è la cosa che mi piace di più". Charles conosce da sempre Louis Prette Jr., figlio del ceo di APM, pilota anche lui: corre nel campionato International GT Open ed è stato campione europeo del Ferrari Challenge. Insieme giocano anche a pallone, l’ultima sgambata la mattina dopo il Gala: c’era anche Arthur, il piccolo dei Leclerc. È nata anche così questa collaborazione. "Monaco è speciale. Il tracciato è unico e può riservare sorprese… e spero che succeda".