Leao e Nkunku, gli imprevedibili: Allegri e la strana coppia del Milan

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Contro la Roma potrebbero partire insieme dall'inizio per la prima volta. Nessuno dei due è un centravanti, contro la difesa meno battuta del campionato il segreto sarà mixare concretezza ed estro a beneficio l'uno dell'altro

Marco Pasotto

Giornalista

1 novembre - 15:19 - MILANO

La foto qui sopra potrebbe - e nei piani di Allegri "dovrebbe" - essere l'espressione più importante del piano gara da utilizzare contro la Roma. Modric al servizio di Rafa Leao e Christopher Nkunku: sulla carta non c'è male, come fase offensiva. Di certo, tralasciando un attimo il maestro Luka, Rafa e Chris potenzialmente insieme dal primo minuto rappresentano una situazione decisamente interessante. Meglio: intrigante. Generano interesse non solo nei tifosi ma anche nell'allenatore, che alla vigilia della sfida non ne ha fatto mistero: "Sono anche io curioso di vedere come giocheranno insieme, se li schiererò. Nel calcio a volte si trovano delle combinazioni che non ti aspetti: entrambi sanno giocare a pallone". Sottinteso: bene.

amalgama

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Anche Max dunque è intrigato dalla strana coppia. Non ha ancora deciso in via definitiva, però si capisce che l'idea di piazzarli uno accanto all'altro per la prima volta dal primo minuto lo stuzzica parecchio. Una coppia strana perché nessuno dei due è un vero centravanti. Amano svariare, seguire l'istinto, andare a prendersi palla anche lontano dalla porta. Due falsi nove che dovranno essere messi insieme in planetaria per essere amalgamati nel migliore dei modi. Allegri è curioso anche perché fino a questo momento non ci sono state occasioni davvero proficue per capire concretamente il potenziale del tandem: ci si ferma ai sedici minuti con la Juve e ai quattordici col Pisa. La riflessione di base è che si è arrivati a questo soprattutto per le assenze: non c'è Pulisic e forse non ci sarà nemmeno Gimenez che, comunque, anche se figurasse fra i convocati, arriva da prestazioni pessime e da problemi a una caviglia. Questi quattro nomi di fatto esauriscono gli attaccanti di ruolo (al netto degli aggregati da Milan Futuro). Allegri in conferenza ha chiarito che nelle rotazioni offensive possono rientrare anche Loftus-Cheek e Saelemaekers, cosa peraltro già successa a entrambi, ma quando si pensa a Leao e Nkunku l'immaginazione è destinata a galoppare.

sincronia

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Viene facile - persino un po' puerile - pensare a dribbling, fughe, cross taglienti, accelerazioni, incroci. Ma, come direbbe Allegri, calma: i due inducono a immaginare spettacolo, poi però la realtà dei fatti è diversa. Innanzitutto perché occorre concretezza, che è poi una delle doti a cui Allegri tiene di più. E poi perché, particolare non trascurabile, in nove partite di campionato la Roma ha tenuto aperta la sua porta soltanto quattro volte. Mancini e Ndicka non sono difensori che si spaventano di fronte a un doppio passo. Occorrerà quindi sincronia nei movimenti e un'assistenza dettata nel modo migliore. Anche perché su entrambi gravano incognite fisiche. Leao arriva da un problema all'anca che - parole dell'allenatore - non gli permette di essere al cento per cento. Mentre Nkunku sta proseguendo il lungo avvicinamento a una forma ottimale dopo un'estate praticamente del tutto persa in termini atletici. Il gol divorato col Pisa - quando si era fatto rimontare dai difensori dopo essersi trovato a tu per tu col portiere - è il classico esempio di gamba limitata da una condizione muscolare non adeguata.

imprevedibilità

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E' però interessante rivedersi quell'azione nella sua interezza: a spedire Chris davanti a Semper è proprio Leao. Una verticalizzazione molto efficace che potrebbe essere un ottimo modus operandi anche con la Roma. Nessuno dei due ama fare il centroboa, entrambi viaggiano sul filo dell'imprevedibilità: il trucco sarà incanalarla in modo costruttivo e non farla restare fine a se stessa. Dovranno essere estrosi l'uno a beneficio dell'altro, confidando che le incognite legate all'aspetto fisico non acquistino un rilievo troppo ingombrante. In termini di caratteristiche, Nkunku è più portato a spaziare sull'intero fronte offensivo e a garantire una doppia fase più intensa rispetto al compagno, ma anche Rafa non è un attaccante da ultimi venti metri. Ecco perché fra i due occorrerà la massima intesa, in modo da offrire a Modric - e qui si torna alla foto iniziale - la possibilità di innescarli nel modo migliore possibile.

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