Lavoro, piscina, acque libere: come districarsi tra allenamenti e gare secondo Simone Lavizzari

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Open Water Vulcano

Roberto Parretta

1 novembre - 10:50 - ISOLA DI VULCANO (LIPARI)

I consigli del 26enne varesino che ha fatto il bis al Challenge 2025 dell’Italian Open Water Tour

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Dalla rana alle acque libere

Come si allena un ragazzo che lavora e che si divide tra piscina e acque libere, che si allena tutti i giorni, o quasi, e che deve districarsi tra gare tra le corsie e quelle in mare? L’occasione per scoprirlo ce la fornisce Simone Lavizzari, che alla dodicesima e ultima tappa sull’isola di Vulcano ha portato a casa il Challenge 2025 dell’Italian Open Water Tour, dopo il successo del 2023. Qui Simone è master, ma è anche agonista con la Robur et Fides Varese. Nasce come mistista e ranista, classe 1999 come un certo Nicolò Martinenghi, anche lui di Varese (che però nuotava a Brebbia). Miglior piazzamento il settimo posto nei 50 rana agli assoluti di Riccione 2017, proprio quando iniziava a brillare la stella del futuro campione olimpico di Parigi. La linea che divide l’agonista dal master in questo caso è molto sottile, ma si chiama lavoro. Quello di Simone è in un’agenzia di pratiche auto a Varese, quindi alle sei e mezza quando stacca corre in piscina: “Quest'anno ho fatto tutte le tappe, normalmente è un problema di date e di sovrapposizione di impegni. Nel 2023 erano 9, ma ne ho sempre saltata qualcuna. Se ci sono altre gare o magari ho organizzato le vacanze ovviamente devo rinunciare”.

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