Lo scalatore basco si era già ritirato dalla Corsa Rosa nel 2016 e nel 2021. Ma la sua carriera è costellata da una serie di infortuni pazzeschi, tanto che i suoi fan hanno coniato il "landismo"
Lucia Mora
9 maggio 2025 (modifica alle 18:41) - MILANO
“L’obiettivo? Essere ancora sul podio”, aveva dichiarato alla presentazione delle squadre in Albania. Invece il Giro d’Italia 2025 finisce alla prima tappa per Mikel Landa, l’uomo della generale della Soudal Quick-Step. A meno di 5 km dal traguardo, una caduta lo scaraventa oltre il marciapiede a lato della strada, e le speranze di risalire in sella si estinguono all’istante. Di fronte alle immagini dello scalatore basco portato via in barella con un collare a immobilizzarlo, non si può fare a meno di pensare a tutte le volte che la sfortuna ha guastato le sue ambizioni nel corso della carriera, perché di corridori tribolati come Mikel Landa ne esistono veramente pochi. Quello di oggi è già il terzo ritiro dalla Corsa Rosa: il 17 maggio 2016 l’allora campione del Team Sky lascia il gruppo a causa di una gastroenterite virale, abbandonando la decima tappa in preda a forti dolori addominali. Il Giro 2021 si interrompe invece alla quinta frazione, quando il 12 maggio il capitano della Bahrain Victorious viene trasportato d’urgenza in ospedale in seguito a una brutta caduta. Frattura della clavicola. Su 11 partecipazioni al Lombardia, Landa si è ritirato 8 volte. L’ultima sua Classica delle foglie morte risale al 2023, quando si ritrova sull’asfalto a una sessantina di chilometri dall’arrivo, insieme a Michael Woods e a Richard Carapaz. Ai Mondiali di Zurigo dell’anno scorso non fa neanche quasi in tempo a partire: a poco meno di 220 chilometri dall’arrivo, cade e si ritira. Un 2024 peraltro già segnato dal terribile incidente e dalla frattura della clavicola al Giro dei Paesi Baschi, esattamente un giorno dopo la maxi caduta che mette ko, tra gli altri, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Remco Evenepoel.
filosofia di vita
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La sfortuna fa talmente parte della caratterizzazione del personaggio che i suoi fan hanno coniato un termine, “Landismo”, per indicare quella filosofia di vita adottata da chi ci crede nonostante tutto, anche quando le probabilità di farcela sono vicine allo 0%. Landismo è sperare che un quinto posto al Tour de France 2024 possa dare slancio alla stagione 2025, soprattutto in un Giro d’Italia in cui non si devono vestire i panni di gregario di Evenepoel, per poi vedere infranta ogni speranza dopo appena quattro ore di corsa.